tirare i remi in barca
e aspettare una coperta
di sonno: lunga quanta
l’acqua di mare che ha visto
passare.
Vita d’acqua, vita di vento
farsi pesce nel mare
e morire contento.
A poche miglia
già si vede dove
il fiume nel mare
s’impiglia.
Basterà saltare
qualche onda, portare
il gozzo fra le prime
alghe di fiume
e poi lasciare che la trota
con il mare alla schiena
ritrovi il suo tema.
Nico Orengo
non si può commentare, solo leggere e onorare il poeta
RispondiEliminaVersi profondi e apparentemente lievi.
RispondiEliminaGrazie, Pia.
@skip: il pregio di Nico Orengo.
RispondiElimina