Amare sempre
amare tutto
l’alba e il tramonto
il seme e il frutto
le onde quando infuriano
la geometria delle stelle
le api dentro i calici
gli sciami delle farfalle
le nuvole che volano
e si addensano in cielo
il vento e la siccità
la grandine ed il gelo
il vino dentro la botte
lo sperma della notte
amare sempre
amare tutto
la rovina e la crescita
la gioia e il lutto
la carne che ti scardina
l’angelo che ti sfiora
la giovinezza torbida
l’esitante vecchiaia
il dio dell’invisibile
dovunque egli ti appaia
amare nei suoi contrasti
la vita tutta intera
e amarla sino alla fine
cercando la primavera.
Giuseppe Conte
amare tutto
l’alba e il tramonto
il seme e il frutto
le onde quando infuriano
la geometria delle stelle
le api dentro i calici
gli sciami delle farfalle
le nuvole che volano
e si addensano in cielo
il vento e la siccità
la grandine ed il gelo
il vino dentro la botte
lo sperma della notte
amare sempre
amare tutto
la rovina e la crescita
la gioia e il lutto
la carne che ti scardina
l’angelo che ti sfiora
la giovinezza torbida
l’esitante vecchiaia
il dio dell’invisibile
dovunque egli ti appaia
amare nei suoi contrasti
la vita tutta intera
e amarla sino alla fine
cercando la primavera.
Giuseppe Conte
(Imperia, 1945)
Molto bella, e Giuseppe, malgrado scriva romanzi, è rimasto soprattutto un poeta.
RispondiEliminaquesti versi sono un inno alla vita
RispondiEliminaOde alla vita – Pablo Neruda
RispondiEliminaLentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande su argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
----- Dal ponente ligure al sud merica!!!! il ponte è costituito dalla POESIA. Ciao.
ho perso un caro amico ,dire che mi sento vuoto e dire poco mi sento una merda....scusate lo sfogo ma volevo scriverlo .ciao Adriano ovunque tu sia...
RispondiEliminaMa come, non è lo stesso Conte che ha scritto:«La poesia se n'è andata da questo mondo e da questo tempo»?!?
RispondiEliminabelfagor
RispondiEliminaSiamo qui anche per questo.
Un pò del tuo dolore ce lo portiamo anche noi, se ti può essere d'aiuto.
ciao
gian paolo
RispondiEliminaPenso di sì, ma quel giorno ha detto una belinata...
Una poesia da meditazione... è difficile amare la rovina e il lutto, forse si può almeno provare ad accettarli.
RispondiEliminaDi Conte preferisco le poesie ai romanzi.
Grazie Pia. Ciao