Come tutto scompare veloce
quando viene sera, e il sole se ne va
oltre le colonne d'Ercole
a fare capriole sull'Atlantico.
Il Mar Ligure si appiattisce in una lastra
che non lo diresti nemmeno più un mare
e una muraglia nebbiosa di rosa
sporco si disfa come la scia luminosa
dell'aereo, unica traccia rettilinea in cielo
che sembra averlo bucato per andarsene
più in là.
Come tutto scompare, come breve
è il giorno per chi ne ama l'essenza
come breve la notte che si preannunzia
nitida di luna a gobba crescente
come tutto ritorna e ritorna
al niente.
Come è corto Febbraio
come è corta la vita
per chi ne ama l'essenza
incessabile, infinita.
Giuseppe Conte (Imperia 1945)
L’idea è chiara
5 ore fa
3 commenti:
E' bravo, Giuseppe Conte, e bella questa poesia.
Non potevi scegliere consonanza migliore.
Siamo anche noi una traccia rettilinea, a volte serpeggiante, che si disfa e si perde nel cielo.
Ciao Pia.
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