L'orto di Franca e Marcello a Crotta
Un florido orto estivo è un'immagine sempre appagante. Vederlo nella proprietà altrui dà l'idea del "tutto facile", ma in realtà è frutto di un lavoro costante e attento, soprattutto per la recinzione iniziale di cui necessita, altrimenti i cinghiali lo distruggerebbero in una sola notte.
L'identità territoriale è determinata sia dal tipo di verdure impiantate, sia dai metodi di coltivazione. E' ligure l'orto che produce, ad esempio, zucchine (sucùi) della varietà "trombette di Albenga", così insolite nelle altre regioni; altro elemento largamente presente è il basilico (baixaricò) utilizzato per fare il pesto e aggiunto nelle insalate miste (cundigliùn) oltrechè nel pane e pomodoro (pan e pumata).
Seminascosta non può mancare la dalia o la zinnia, che ben si adattano all'ambiente e che forniranno i fiori per il cimitero durante la calda estate.
Il pollice verde degli ortolani in questione offre insalata (insaràta) croccante e misticanza, melanzane (merezane), cetrioli (cugùmari), peperoni (peverùi), fagiolini (faixorìn) nani e rampicanti, sedano (sélaru), pomodori (pumàte) cuor di bue, tondo liscio e san marzano, cipolle (sevùle), prezzemolo (prunsému) e ai bordi salvia (sarvia), rosmarino (rumanìn) e maggiorana (persa). Infine non possono mancare alberi da frutta, come peschi e albicocchi e filari di fragole.
Che spettacolo!
Per chi lavora in campagna, solitamente l'orto viene ricavato in una comoda terrazza (fascia) vicino al casolare (casùn) nell'ambito delle coltivazioni floricole, in questo caso in mezzo alle ginestre. Non mancano arieggiate baracche di ondolux, solitamente destinate al soggiorno delle galline, mentre un tempo accoglievano coltivazioni di rose o di strelizie. Beneficiando dei sistemi di nutrizione delle piante floricole, gli orti liguri sono parecchio turgidi (drùi) se confrontati agli orti "cittadini" o a quelli dove il clima è diverso dal nostro.
D'altronde, in mancanza di prosciutti e salami, da sempre ci consoliamo con vigorosi ortaggi, che cuciniamo in moltissimi modi, onorando la cucina mediterranea e una sorta di vegetarianesimo "naturale".
Che meraviglia, sembra l'orto del nonno Amelio ,quanti ricordi, profumi e sensazioni!
RispondiEliminaIl mio orto, pur essendo ligure, non ha niente a che vedere con questo...non importa, l'importante è che sula mia tavola non manchi ogni giorno l'insalatina, il basilico e i pomodori!!!
RispondiEliminaAh l'orto, che ricordi da bambino quando si annaffiava con le prese.
RispondiEliminaall'orto, all'orto.
RispondiEliminache è proprio cosìn che sono gli orti in "ta cianà de freitusa"
ed è così che saranno sempre finchè ci saremo.
ciao
Pia, ce l'hai una ricettina semplie e veloce per cucinare le melanzane? Non so più come farle fuori :)
RispondiElimina'lavata una melanzana, faccio alcuni tagli alla buccia per il lungo ( altrimenti 'scoppia' ), l' incarto con carta da forno, la metto nel microonde a 850 per 7 / 8 minuti ( a seconda della grossezza ). La lascio riposare per 5 minuti poi nel piatto la taglio a fettine sottili, con un po' di olio e due goccie d' acerto ( magari di Modena ) o altri 'odori' ( origano, ecc.), senza sale. Squisita '. Buon appetito con cibo 'rapido' e .. sano !
RispondiElimina@Cinema&libri: grazie,molto gentile. Una ricetta che adotterò senz'altro, del genere veloce e semplice come piace a me. Anche se non ho il micronde, userò il forno, magari qualche minuto in più.
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