Genova, chiesa di Carignano
Funerale di Fabrizio De André
13 gennaio 1999
Forse è stato l'unico funerale di un grande al quale ho partecipato e vorrei condividere con i miei lettori alcuni momenti di quella giornata, in particolare due. La piazza era naturalmente gremita e mi trovavo poco distante dalla scalinata di accesso alla chiesa. C'erano delle casse che, a volume discreto, trasmettevano le canzoni di Fabrizio prima e per tutto il tempo della messa. Aleggiava un'emozione molto viva di dolore: Fabrizio se n'era andato e si era di fronte alla perdita di un maestro. Ero lì, sola, le mie compagne di viaggio erano piazzate da un altra parte. Ero sola, sì, ma in mezzo a migliaia di persone che come me partecipavano all'ultimo saluto a Fabrizio. La musica tace, sta per uscire il feretro ed ecco che mi accade la prima cosa incredibile. Un anziano signore dietro di me, nel silenzio della piazza, inizia a fischiare le note de A simma, una delle canzoni di Fabrizio che amo di più, perché la so tutta e la canto ogni volta che preparo la cima per gli amici: non è tra le più conosciute, è un pò "nostra", in genovese, di noi liguri, particolare. Neanche glielo avessi detto a quel signore di fischiare proprio quella... una pelle d'oca che ancora adesso mi torna se ci ripenso.
Ecco che escono dalla chiesa. Lo portano in spalla giù dalla scalinata e sul davanti, sulla sinistra, c'è Cristiano, suo figlio. La cassa poggia sulla sua spalla destra, ma io noto la presa della mano sinistra sulla bara; quella presa mi colpisce, non capisco il perché, ma mi rimane impressa negli occhi e nel cuore. La sera dopo, alla tv, fanno vedere l'ultimo concerto dal vivo di Fabrizio de André a Roma, partecipi anche i suoi figli, una meraviglia. Ce lo fanno vedere tutto, anche le scene a tendoni tirati, dietro le quinte, a concerto finito. Ed ecco che Fabrizio va incontro a suo figlio, lo abbraccia, lo stringe a sè e la sua presa era identica a quella che mi aveva tanto colpito il giorno prima a Carignano.
Queste le mie indelebili emozioni, oltre a tutto il resto che Fabrizio ci ha dato e continuerà a darci.
Grazie per farci partecipi dei tuoi sentimenti, splendidi come sempre! Un abbraccio forte.
RispondiEliminaIdem, come sopra.
RispondiEliminaCiao Pia.
è toccante....brava
RispondiEliminahai reso veramente bene l'emozione di quel giorno... l'ho rivissuto anche se ero altrove
RispondiEliminasei stupenda! grazie per la condivisione!!! buona serata...
RispondiEliminaIo non c'ero, ma quel giorno la commozione attraversò tutta l'Italia, e hai reso appieno quell'atmosfera.
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