martedì 9 luglio 2013

Il valzer

File:Pierre-Auguste Renoir 146.jpg
Pierre-Auguste Renoir, Bal a Bougival, 1883


"Probabilmente il Valzer prese inizialmente spunto dal Landler, la danza montanara tipica dei contadini della Baviera e del Tirolo del '700.
La nascita del Valzer si ebbe con la Rivoluzione francese che scoppio’ alla fine del XVIII secolo e le cui ripercussioni varcarono i confini della Francia per investire quasi l'intera Europa. La Rivoluzione francese affermo’ i principi della libertà e dell'eguaglianza: il ballo, che era stato vietato per tanto tempo, rappresento’ una delle prime manifestazioni della nuova filosofia di vita. Non a caso, le rivolte contadine trasformarono in sale da ballo molte chiese e molti monasteri. In tutte le feste, spontanee o organizzate, del popolo inneggiante agli ideali rivoluzionari, il ballo principale era il Valzer.
La musica del Valzer ebbe una svolta importante grazie a Hummel che costruì una forma più complessa di componimento formato da tre elementi fissi: introduzione, valzer vero e proprio, coda. In questo modo, Hummel diede inizio alla fase della maturità del Valzer che divento’ espressione artistica di alto livello. A partire dalle sue opere si attivarono in parallelo due percorsi musicali separati: il valzer come pura composizione e il valzer ballabile.
Il primo trovava espressione nella musica dotta di Berlioz (Damnation de Faust), Liszt (Mephisto), Gounod (Faust), Cajkovskij (La Bella Addormentata nel bosco), a cui si devono aggiungere brani indimenticabili di Chopin, Brahms, Schmitt, Ravel, Stravinskij.
Il filone del valzer ballabile, invece, si sviluppo’ in modo particolare a Vienna dove ebbe interpreti illustri come i Lanner e gli Strauss. La caratteristica principale del Valzer è il connubio tra danza e musica nel tipico tempo ternario, cioè  in 3/4, ritmato dalla terzina di accenti (uno forte e due deboli). Il valzer fu usato anche nella musica jazz. Uno dei principali esponenti fu Bill Evans che spesso utilizzava il tempo 3/4 o anche il 5/4 nelle sue improvvisazioni". 


(Fonte: www.atuttascuola.it/collaborazione/colombo/valzer.htm)

...ma quello che volevo dire io è che l'ascolto di un valzer fluisce dall'udito al cuore, alleggerendo l'anima e toccando la sfera emotiva con levità e bellezza...

1 commento:

  1. dopo il tango... in questo momento mi intriga la "pizzica".... ma non c'è paragone con bel valzer di Strauss che rimane intramontabile....
    Ciao Pia

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