venerdì 27 dicembre 2013

Uno strano Natale


"Auguro a tutti un buon Natale, con una riflessione. Mi sono chiesto a lungo il motivo per cui, quest’anno, gli ultimi giorni e la stessa festa imminente fossero così anomali, con quest’aria pesantissima, di cataclisma imminente, di doversi sbrigare a concludere ciò che c’era da fare come fossero le ultime cose da sistemare prima che cali il sipario. Non è solo l’ottavo anno di crisi indotta, né l’esasperazione di una vita divenuta per molti versi invivibile. Credo sia la consapevolezza collettiva che la porta si stia per richiudere. Che chi è passato si è messo in salvo con forza, energia, volontà soprattutto, di mettersi in gioco, integrare e guarire, distruggere e ricostruire, deporre le armi e imparare ad affidarsi. Chi ha abbracciato la vita, è già passato sulla scialuppa e sfiora con le dita la terraferma di un nuovo Io condiviso. Chi ha saputo morire, oggi sta con meraviglia rinascendo e si sta scoprendo e riconoscendo in un mondo sempre più vasto e consapevole. Questo è accaduto a me e a molte persone che amo e che ho conosciuto in questo percorso. Esse ora illuminano la mia vita. I falsi maestri si stanno disintegrando come i loro falsi discepoli. Chi ha lavorato davvero oggi è felice, e se non è felice, continua a vedere una luce, e questa luce è sempre più forte. Chi è nell’oscurità più totale, anch’egli vedrà presto accendersi un raggio di sole che lo guiderà. Chi semplicemente non si accorge di nulla, verrà lasciato intatto dal cambiamento, e vivo o morto che sia, vivrà avvolto dal guscio della sua indifferenza. Oggi non si può più essere indifferenti, né al dolore, né alla bellezza, né alla verità. Chi troppe volte si è voltato dall’altra parte, vedrà la vita voltarsi dalla parte opposta. Chi ha seminato bene, già vede il primo raccolto. Coloro che sono puri e hanno fatto della purezza, della virtù, della rettitudine, la propria religione, vedranno un mondo sempre più somigliante a loro. Questo 2013 è stato senza dubbio l’anno di passaggio e si chiude con gli ultimi spiragli di fuga. L’anno prossimo sarà molto più veloce, drammatico, selettivo. Chi è su un percorso si avvicinerà molto alla meta e raccoglierà grandi benedizioni. Gli altri avranno perso un’occasione d’oro che difficilmente si ripresenterà in questa vita. Stringo ciascuno di voi, onorato dalla compagnia in questo viaggio, illuminato dai vostri insegnamenti, parole, messaggi, consigli, pensieri. Grazie di tutto, con tutto il cuore, di essere con me parte delle luci di questa danza dell’universo".

Gabriele Policardo


2 commenti:

  1. Grazie Pia! Che bei pensieri, con un bel pò di mistero dentro, ma ricchi e stimolanti. Chissà se sarò fra i sommersi o i salvati? Chissà se lo sarà tutta la mia famiglia, se riusciremo a farcela? In ogni modo è bello pensare che se succederà ne avremo un pò di merito. Buon anno.

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  2. @Vitamina: mi sono posta la stessa domanda e ho pensato che saranno ben pochi quelli che avranno la certezza di appartenere ai salvati! Buon anno anche a te..

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