Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.
Vincenzo Cardarelli (1887 – 1959)
è una poesia "luminosa"! buona giornata estiva!
RispondiEliminaAmo l'estate!
RispondiEliminaSileno
...stagione la meno dolente
RispondiEliminad'oscuramenti e di crisi..
beh, qualche volta ci sono anche d'estate!Questa poesia mi arriva sempre dritta al cuore, come una freccia che coglie in pieno il bersaglio.
@ tutti ...più la leggo e più mi sembra stupenda.
RispondiEliminaQuant'è bella! Trasmette una quiete luminosa.
RispondiEliminaNon amo più l’estate, come quando ero ragazzo, soprattutto nelle ore medie del dì, quando l’aria è soffocante e la luce t’acceca. Ore statiche, interminabili!
RispondiEliminaNon fosse per il profumo del basilico, i pomodori (che adesso maturano anche a fatica!) e qualche raro temporale, emigrerei nell’altro emisfero.
Forse anche per questo la poesia in questione non mi tocca, se non per l'aspetto letterario.