Questa me la sono persa, ma l'amico Gian Paolo mi ha fornito le fotografie affinché dedicassi un post a questo evento, vista anche l'assenza di Alberto Cane che solitamente è partecipe alla transumanza di Mendatica, nell'entroterra di Imperia. Ho scelto molte foto, perché erano belle e significative. Magari mi limiterò nelle descrizioni, anche perché le immagini parlano da sole.
"Arrivano!"
I ragazzi hanno delle grosse conchiglie di mare in mano; soffiandovi dentro emettono un suono attinente all'arrivo delle mandrie. Se così non è, mi aspetto precisazioni tramite i commenti.
Il passo di questo pastore mi ha colmato.
Ecco che arriva il fiume di capre e pecore...
...splendide...
...e belle anche le mucche!
Si torna a casa dall'alpeggio.
U ciapuné (il maniscalco)
Da contorno all'evento si incontrano figure che rievocano l'indotto della pastorizia. U ciapuné c'era in tutti i paesi; era, per così dire, il "gommista", dato che provvedeva a rinnovare i ciapùi, ovvero i ferri, agli zoccoli dei cavalli, dei muli e degli asini, autentici mezzi di trasporto del tempo che fu.
Forgia a caldo del ciapùn...
...vistosa fumata per l'apposizione allo zoccolo...
...ed infine inchiodatura per fissarlo.
Contrada della coscia
Gian Paolo ha la mania delle foto strane e non ha perso l'occasione per procacciarsi anche questa: che fosse un quartiere-bordello? La prossima volta che si va a Mendatica, penso sia doveroso chiedere chiarimenti...
Donne che cardano e filano la lana: meravigliose.
Pasta molle di pane
Con questo impasto si ottiene il pane fritto. E' sicuramente un alimento povero che, visto i tempi che corrono, è opportuno sapere che esiste: anche in tempi di magra ci sono accettabili e possibili soluzioni. La lievitazione avviene grazie alla pasta madre.
Preparazione dei pezzetti...
...cottura in abbondante olio...
...risultato finale.
A proposito di olio: era considerato un medicinale ed era usato con assoluta parsimonia, prelevandolo dalla bottiglia con u truncu (pezzetto di ramo di legno) e quindi fatto gocciolare.
Questa meravigliosa contadina mostra gli attrezzi per fare il formaggio:
ecco la prima lavorazione...
...poi viene mostrata la rajòra (tela di canapa)...
...con la quale si strizza la massa cacina...
...per poi mostrarla con umile fierezza.
Nulla di meglio poteva concludere il post che questa toccante frase di Cesare Pavese.
Un bel grazie a Gian Paolo e a Mendatica.
E' proprio una bella manifestazione, molto educativa per i ragazzi che sono sempre in gran numero.
RispondiEliminasono passato di qui per caso, ma ne valeva la pena di vedere il fiume di capre.
RispondiEliminasaluti
con la scolaresca siamo stati alla manifestazione e, per i bambini, è stato un momento altamente educativo. hanno visto lavori che oggi non si fanno più e ne sono rimasti molto affascinati. le foto rievocano molto bene la giornata, complimenti anche a chi ha collaborato con te! ciao!!!
RispondiEliminaChe belle queste foto!
RispondiEliminaLa festa della transumanza, per la quale si mobilita tutto il paese, è molto ben organizzata, soprattutto per le scuole.. Ricordo ancora il silenzio dell’attesa, la curiosità dei bambini nel sentire un rombo in lontananza e il corale grido di meraviglia quando comparve il fiume in piena di pecore e capre.
Ottimo lavoro Pia!
RispondiEliminaMi ha colpito il fatto raccontato da Giuliana, la pastora della foto, che l'olio fosse usato con estrema parsimonia, eppure gli uliveti non distano più di 20 km.
Qui da noi bastava poco per cambiare cultura!
@Gian Paolo
RispondiEliminaVenti chilometri di una volta non erano i venti chilometri di adesso.
@Alberto
RispondiEliminaHai ragione ma i monti, nelle nostre terre di mezzo, non hanno mai fermato alcuno, anzi! Penso piuttosto ad un'economia chiusa a causa anche dello scarso denaro circolante. Era comunque mio intento mettere in risalto come, a breve distanza, sussistessero due diverse civiltà: quella dell'ulivo e quella della pastorizia che poi, nei mesi invernali, con la transumanza, si integravano.
Saluti.
Questa me la segno per l'anno prossimo: manifestazione fantastica - grazie.
RispondiEliminaGrazie per questo post da un mendaighino orgoglioso del suo paese. Complimenti per il blog inoltre
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