lunedì 27 aprile 2009

Uniti e solidali


Il 25 aprile un gruppo Occitano suonava in una piazzetta del centro storico di Bordighera Alta.
Due partigiani si sono incontrati e hanno cantato insieme al microfono: Silvio, classe 1929, della provincia di Cuneo, è il più giovane partigiano d'Italia, aveva 14 anni quando andò sulle montagne insieme ad altri combattenti; Angelo Mariani, classe 1921 è di Bordighera, ho pranzato con lui e mi sono ascoltata le sue vicissitudini.
Le loro mani sono saldamente posate sulle reciproche spalle.
Ce ne sono più pochi, ma significativi. Incutono rispetto e in certi momenti il pensiero mi dice che non siamo stati all'altezza del loro operato.
Ho trascorso un bel 25 aprile, poi la vita di sempre ci risucchia da tutto.
Ci si ritrova con le solite stronzate che spara il premier, la crisi, la febbre suina, la pioggia battente e quel sentirsi sospesi nel nulla che non è certo un gran cosa...


6 commenti:

  1. I "vecchi" hanno avuto degli ideali per cui combattere. Hanno avuto degli ideali per i quali morire. Noi, invece, non abbiamo neanche la forza di opporci al psiconano tanto...qualcun altro ci penserà. Ciao a presto

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  2. incontrasi, ritrovarsi, costruire insieme, fisicamente, è ciò che ci manca in quest'epoca dove il tutto appare come già fatto, finito, definito..

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  3. @ anonimo:
    mi sento inerme, mi spaventa più il DEFINITO, che il finito della nostra epoca.
    Ciao, marlor58

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  4. Senza la maestria valente ed esperta dei saggi più vecchi la società non va avanti, specie da qunado la società non li rispetta più come faceva un tempo.

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  5. hai detto il vero...il 25 aprile diventa solo una ricorrenza, invece deve essere un valore...
    Mio padre ha detto la fine di un incubo.... speriamo che non ritorni.

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