L'Associazione culturale A Cria di Vallebona è giunta alla XIII edizione del calendario a sfondo storico-locale, il cui tema di quest'anno è Generassiui a marina, ovvero Generazioni al mare. Questa serie di calendari ha la particolarità di essere realizzata grazie alla collaborazione della popolazione: ogni anno si propone un tema, la gente ci fornisce la foto relative e con questo sistema si va piano piano realizzando una sorta di album fotografico della "famiglia-Vallebona".
Marì de 'Namarì cun due amighe
(primi anni Trenta)
Generassiui a marina ha lo scopo di mettere in evidenza l'evoluzione dei costumi, delle persone e delle spiagge frequentate dalla comunità vallebonese nel tempo. Purtroppo (e per fortuna) il materiale fotografico pervenuto era talmente tanto che la scelta è stata quella di fermarsi agli anni Settanta, per insufficienza di spazio.
Gianni l'avucatu e Gisella
L'idea di dedicare un calendario alla frequentazione del mare è nata dal ricordo delle sabbiature: i bambini beneficiavano dell'opportunità di andare al mare perchè gli anziani andavano a fare le sabbiature, unica terapia, peraltro gratuita, alla loro artrosi. La ricerca di una foto sul tema è stata ardua e improduttiva, tranne questa simulazione di due bambini che ha comunque permesso di ricostruirne la storia!
Giampiero e Pia al meglio di sé!
La spiaggia dei Valebunenchi era ai Piani di Borghetto, per noi ai Ciai, un tratto di litorale che un tempo era proprietà del nostro Comune, permutato poi con un pezzo di Montenero col comune di Bordighera. Ne avevamo perso la proprietà, ma per noi ha continuato ad essere la nostra spiaggia e le varie generazioni raffigurate sul calendario vi si sono avvicendate.
Franca de Ermelinda
Nella pagina Belesse au bagnu sono raffigurate alcune giovani donne delle varie epoche: è proprio vero che da giovani si è tutti belli... La signora Franca è stata fotografata sul muretto della terrazza del Kursaal, la cui identificazione è confermata dalla posizione della rotanda sul lungomare e dalla stazione ferroviaria di Bordighera. Nella stessa pagina è curioso notare come alcune persone più emancipate adottassero già il bikini negli anni Quaranta, contravvenendo una morale che allora era decisamente ferrea.
La piramide umana
Ricordo molto bene quando i ragazzi in spiaggia facevano la piramide, residuo ginnico dell'era fascista, così come erano soliti tuffarsi dai vari "piani" della loro costruzione.
Il calendario, a fondo di ogni pagina, è corredato di una decina di righe in cui si racconta l'esperienza balneare dei Valebunenchi nelle varie epoche, scaturita dalla testimonianza di alcune persone del paese oltre che dal mio personale ricordo.
Gioventù ventenne negli anni Sessanta
Il mare è sempre stato sinonimo di aggregazione, soprattutto per i bambini e per i giovani. I protagonisti di questa foto sono oggi ultrasessantenni e la particolarità che vi ho colto sta proprio nei costumi delle ragazze: quello al centro è il più moderno, quello bianco a sinistra una via di mezzo e quello a destra un pò demodé, il che creava un certo disagio a colei che lo indossava, ovvero mia sorella...
Adriana (1931) e Sofia (1929) negli anni Quaranta
Le due sorelle Adriana e Sofia erano decisamente all'avanguardia: con i loro due pezzi sfondavano il muro della rigorosa morale di quei tempi e la loro disinvoltura nei movimenti e negli atteggiamenti anticipava il mondo più libero che sarebbe arrivato in seguito. Spettacolare il fatto che fossero sorelle e meritatamente hanno trovato collocazione nella pagina intitolata Amighe.
Ines con i suoi bambini: Rosalba, Dino e Graziella
(primi anni Sessanta)
Alla pagina Grandi e pecìn spiccano soprattutto mamme con i loro bambini: ogni mese riporta almeno 6 fotografie, per cui l'album-calendario quest'anno è particolarmente ricco. In questa foto si nota come la zona retrostante alla spiaggia sia ancora inviolata dalle colate di cemento che a partire proprio da quell'epoca vi si sono riversate. Canneti, qualche pergolato per la produzione floricola e sullo sfondo, solitario e ben visibile, il nostro amato Monte Caggio, protettore della nostra vallata dai freddi e dalle correnti .
Sharm el Sheik: il mare ai giorni nostri...
Pur arrivando sostanzialmente fino agli anni Settanta, il calendario si conclude con questa fotografia: alcune signore, di cui la terza, Palmira, è una Valebunenca, optano per una vacanza nelle spiagge da sogno offerte dalla modernità. Squali e tsunami a parte, è sicuramente una bella esperienza anche la vacanza oltre confine, ma questo mar Mediterraneo, nello specifico il Mar Ligure, per noi Valebunenchi che ce lo godiamo in tutte le stagioni, è e rimarrà una delle presenze più preziose del nostro vivere.