Milano - Piazza Duomo
30 maggio 2011
La Liberazione, la festa, l'emozione intensa. Avevamo bisogno di tutto ciò, una bella ondata di amor di popolo da contrapporre a quello sfacciato proporsi come "popolo dell'amore".
Si potrà anche pensare che si gioca con le parole, ma dietro ai giochi di parole si celano comunque dei significati. Il centrodestra, in questi vent'anni, ha inteso il popolo come strumento per farsi eleggere a gestore del potere, la cosiddetta "casta", per poi dimenticarsi di lui se non per imbonirlo e ingannarlo.
Adesso spero che i tempi siano maturi affinché sia mantenuto il contatto. Popolo partecipativo, attivo, entusiasta o incazzato non importa, ma incluso. Serve mettere in pratica l'arte del sociale, per colmare quel vuoto, quel nulla, che si è creato tra pubblica amministrazione e privato cittadino.
La politica può diventare concreta solo in questo modo ed è ciò che auguro caldamente ai pionieri neo-eletti.
Ieri è stata una giornata meravigliosa, ne sento ancora l'euforia.
RispondiEliminaOra è certo che dobbiamo partecipare.
Ciao Pia e buona giornata!
Lara
Come ben sai c'ero anch'io. Domani pubblico qualche foto. Ciao.
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