La diga Les Mesces a Casterino, Francia
Anche se dura un solo giorno, ormai per tradizione la si chiama "feria." Quest'anno è capitata a settembre anziché ad agosto, con persone diverse, ma con lo stesso spirito delle precedenti: lo scopo è quello di andare a trovare una persona ben precisa, da raggiungersi nel luogo dove essa abitualmente o temporaneamente vive.
Casterino, Francia
In Liguria andare al mare o in montagna è un testa o croce: in un lasso di tempo relativamente breve si possono raggiungere entrambi. La meta di oggi è stata Casterino, in Francia, nella Valle delle Meraviglie, incastonata nella Val Roja che in parte è italiana, in parte francese.
Il paesaggio è di assoluta pace e bellezza, i larici sono la presenza dominante in tutte le varianti, tipo quella della quadrupla divisione di una stessa pianta.
Anche gli abeti catturano l'attenzione, soprattutto se hanno la ramificazione perfettamente orizzontale... Camminare, pranzare sui prati e partire infine alla ricerca di Jean-Marie, il pastore, o meglio le berger amico di Gian Paolo e Fiorella, è lo scopo del nostro viaggio, dato che ci aspettava per l'ora del caffè.
Un'appendice al pranzo al sacco era doverosa, assaggiando il suo formaggio, sorseggiando un buon bicchiere di vino Rossese, curiosando sul vocabolario di Francese-Tendasco, opera di un volenteroso abitante di Tenda, redatta con una precisione di tutto rispetto.
E finalmente ecco giunto il momento del caffè: Jean-Marie ce lo ha preparato nella caffettiera napoletana, che elogia come infallibile e sempre funzionante!
Jean-Marie Lanteri, le berger
Non conoscevo questo personaggio, ma in men che non si dica ho subito individuato in lui una persona semplice e cristallina, riflesso di una vita incontaminata da ritmi e brutture. E' chiaro che il paesaggio entra a far parte dell'esistenza di una persona ed i suoi modi, i suoi tempi e la sua serenità sono in sintonia con ciò che gli sta attorno.
Volevamo vedere le sue mucche, ma erano all'alpeggio a più di mezz'ora di strada a piedi, quindi non rimaneva che mettersi in marcia per raggiungerle.
Percorrendo la strada militare, ci siamo goduti via via il paesaggio, conversando con Jean-Marie sulla vita che conduce un pastore e rendendoci conto che la fatica e la durezza di quella vita sono compensate dalla grande passione e dall'ambiente.
Finalmente (almeno per me!) abbiamo raggiunto la mandria delle splendide mucche RPV (rosse-pezzate-valdostane) che egli stesso aveva accompagnato all'alpeggio al mattino e che andava a riprendere alla sera, dopo averle lasciate pascolare tutto il giorno da sole.
Jean-Marie e Dumbo
Al momento opportuno, Jean-Marie ha dato il via al suo cane, Dumbo, di radunare le mucche e così è stato: girando loro attorno come per segnare un perimetro e abbaiando, si sono radunate tutte assieme per la strada per iniziare il cammino del rientro.
Luca Lanteri, il figlio
Modernità e vita di montagna possono darsi la mano: nonostante la passione per la meccanica, Luca è molto presente alla realtà familiare e spesso si occupa lui stesso della transumanza delle mucche, con trasferte anche di 4 ore di cammino. Ci ha colpito, oggi, il fatto che si sia recato al fiume debitamente attrezzato per prelevare delle trote in laghetti che stavano per prosciugarsi e portarle più a monte in zone del torrente in cui l'acqua abbonda... Un gesto decisamente nobile.
Tornati alla malga, Jean-Marie si prepara per una consegna di formaggio. Ci ha dedicato un pomeriggio intero e la sua è stata un'ottima compagnia. Si ha bisogno di incontrare persone così, trasmettono pace e serenità e dimostrano che è possibile vivere senza tante elucubrazioni. Anche lui ha i suoi problemi e le sue difficoltà, ma è limpido e perseverante.
La "sola"
Con l'ottimo latte delle mucche RPV, le berger produce un unico tipo di formaggio, la sola, nome che deriva dal dialetto piemontese e che corrisponde all'italiano "suola". In effetti, queste tome, pur essendo abbastanza grandi, non sono particolarmente alte (circa 5-6 cm.), ma essendo fatte con il latte intero sono gustosissime.
La feria, anche quest'anno, oltre ad una splendida giornata, ci ha regalato un'importante insegnamento. Adesso sta a noi metterlo in pratica.
Veramente interessante e bello quest'articolo. Ma quel libro "Parlu tendascu" poi...mi piacerebbe tanto leggerlo...
RispondiElimina@Andreo: ...e appena l'ho visto mi sono ricordata di quello in genovese che ti avevo regalato. La prima volta che passo da Tenda vedo di procurarmelo.
RispondiEliminaMe l'immagino, solo me l'immagino questa magnifica giornata. Tu invece l'hai vissuta e l'hai fatta anche un po' rivivere a noi. Casterino è un paradiso.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaIn questo mio post sulla scrittura in corsivo invitavo a mandarmi la vostra che poi l'avrei pubblicata linkando il blog.
Che 'ancora' esistano queste realtà bucoliche è una vera consolazione degli occhi e dell' intelletto.( Non poniamoci però la domanda : 'Fino a quando ?' )
RispondiEliminaCiao Pia!
RispondiEliminaMa che meraviglia!
... paesaggi incantevoli... ottima compagnia... incontri interessanti: cosa vuoi di più?
Appassionante resoconto della "feria", sembra di sentire il fresco delle conifere e tastare il gusto del formaggio!
RispondiEliminaSono questi (Jl, le berger) gli eroi dei nostri giorni!
Ciao.
Dove tempo e spazio assumono un'altra dimensione.
RispondiEliminaE, per quanto riguarda il paesaggio, per fortuita coincidenza, guarda che cosa ha scritto, lo stesso giorno, il prof. Coletti.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/09/11/la-lezione-di-montale.html
@Gian Paolo: ho letto Coletti e come sempre i poeti detengono quelle verità che i luoghi di potere e dell'economia non sanno neanche che esistono o se lo sanno le subordinano ai loro loschi affari. I sun messe dite.
RispondiEliminaUna grande saga, moderna, insomma, di una zona dalle tante leggende millenarie!
RispondiEliminaMagico Casterino e dintorni.
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