Iole, mia mamma
Ogni tanto mia mamma mi chiede se la porto un pò in campagna; ne sente la nostalgia perchè ci ha passato tutta la vita e, benchè mi dia un sostanziale aiuto in magazzino per preparare i fiori e mi segua "a distanza" chiedendomi se nel tale posto ho già provveduto a raccogliere o meno, ormai i suoi 86 anni e mezzo non le permettono più di recarvisi con disinvoltura.
Ho esaudito la sua richiesta, provvedendo a darle un'occupazione tale da farle sentire "utile" il suo sopralluogo: procurandole i debiti attrezzi le ho chiesto di dare una pulita alla strada che attraversa il sito.
L'adocchiamento
Mentre puliva il piano della strada, provvedeva anche a ripristinare l'ordine in tutte le sue componenti: in questa foto adocchia un custu (cespo) d'erba e una scaglia (piccola pietra) per i quali non mi è difficile indovinare la sorte...
...e a scaglia au so postu!
(...e la piccola pietra al suo posto!)
(...e la piccola pietra al suo posto!)
Quei muri a secco li ha costruiti mio padre con il sacrosanto aiuto di lei, che si era rivelata un'ottima coadiuvante, benchè le sue origini emiliane non contemplassero quella pratica: Dio solo sa quante pietre hanno maneggiato entrambi!
Ora ritorna un pochino indietro per passare sul tratto ripulito con la scopa, portandosi avanti il lavoro gradualmente: prima la fase all'ingrosso e poi quella sul "fino"
Il lavoro in corso d'opera
Il lavoro in corso d'opera
Sulla sinistra si intravedono le prime ginestre che sono riuscita a potare con un abbondante mese di ritardo provocato dalle frequenti pioggie e da una temperatura piuttosto rigida a causa della quale non era prudenziale dare tagli importanti alle piante: i lavori, così, si sono accumulati e chissà quando ne verremo fuori...
Mia mamma, con la sua volontà, la sua tenacia, la sua semplicità e il suo vivere nel "qui e ora" è una forza straordinaria: non c'è università che sappia insegnare meglio che cos'è la vita di certi "vecchi impagabili".
Mia mamma, con la sua volontà, la sua tenacia, la sua semplicità e il suo vivere nel "qui e ora" è una forza straordinaria: non c'è università che sappia insegnare meglio che cos'è la vita di certi "vecchi impagabili".
Che bella la nostra Cicci!!!!
RispondiElimina♥ ♥ ♥
Bellissimo! Grande Cicci!
RispondiEliminaVedere queste immagini è stata una grande emozione: mi commuove il sapere antico che si svela in sapienti gesti, la luce che avvolge la natura e la persona, la figura che si allontana su quella strada e, anche in quella foto, l'abbraccio.
RispondiEliminaGrazie.
Cun scaussà e mandrìgliu, immancabili accessori!
RispondiEliminaSei fortunata Pia ad avere una mamma ancora così in gamba.
Ma che brava questa 'giovanissima' liguremiliana !! E che 'linda' quella campagna. Complimenti, complimenti.
RispondiEliminaKahlil Gibran ha scritto: "Ogni cosa in natura parla della madre".
RispondiEliminaqueste immagini mi commuovono... rispetto alla vita che conduco ora, così lontana da quei luoghi, sanno di passato... ma in realtà è un passato lontano vivissimo in me... quei colori che hanno spesso addolcito i miei occhi e rasserenato la mia mente, quei gesti così terribilmente familiari, visti tante volte, da far realmente parte di me...
RispondiEliminala Cicci in campagna: un'intoccabile certezza senza tempo, sempre uguale nei movimenti, nello spirito e nella semplicità del suo essere.
Mia mamma, ovvero la Cicci, è la nonna di Blackvale, Luana e Chica: toccare l'argomento con loro è indiscutibilmente "toccante"...
RispondiEliminaGrazie Pia per aver condiviso con noi dei momenti tanto semplici quanto speciali!
RispondiEliminaFinché vuol andare in campagan portala che le fa tanto bene fisicamente e mentalmente. Per farti capire quanto le fa bene ti racconterò come cambiava la zia di mia madre quando andava in campagna.
RispondiEliminaFino a due anni fa vicino alla mia casa di Soldano c'era quella di una zia di mia madre, lei abitava con i figli a Vallecrosia e la portavano una o due volte alla settimana per innaffiare l'orto. Quando arrivava sembrava una vecchia decrepita (aveva pur sempre più di 90 anni) col fazzoletto in testa e il bastone, appena andava nelle fasce si trasformava, prendeva la falce, tagliava l'erba, andava avanti e indietro con innaffiatoi d'acqua e se era il caso prendeva anche il magaglio e la machina du lichidu!, mia moglie non riusciva a credere che fosse la stessa persona che aveva visto arrivare camminando col bastone, eppure era lei, il contatto con la campagna la faceva "ringiovanire".
Che belle foto e che belle parole...grazie per condividerle! Un caro saluto alla mamma che ho sempre apprezzato, mi è sempre parsa una donna molto saggia e misurata, è vero? Abbracci.
RispondiEliminauna mamma in gamba... come la figlia d'altronde!
RispondiEliminaIl piacere di condividere il tempo con la mamma ultraottantenne è un piacere che provo anch'io assaporando momento per momento.
Bel post, dall'azzecatissimo titolo.
RispondiEliminaUn bel regalo per tutti i nostri "veci" dalle infinite energie!
MarLor58.
quanto amore nelle tue parole e nelle immagini della tua campagna!!! complimenti, perchè il rispetto per l'essere umano e per la natura fanno la grandezza di una persona...
RispondiEliminala tua campagna è bellissima!
Semplici gesti che rendono grande l’opera di un’intera vita . Immagini commoventi: pare quasi che tua madre stia accarezzando quel muro a secco, che rappresenta lavoro, impegno, forza, affetti.
RispondiEliminaUn caro saluto a te e alla signora Iole
Impagabile questo post. mi pare di vederla.
RispondiEliminagrazie!
TU SOLA SAI QUANTO MI MANCA UNA PERSONA COSì PER SCIARMENTARE E VENDEMMIARE!!! TRANQUILLA, SORRIDENTE SENZA DOVERGLI SPIEGARE LE COSE DIECI VOLTE....LA COMPRO, QUANTO ME LA METTI?
RispondiEliminaCIAO TINO
@Tino Ma è IMPAGABILE, non ha prezzo! Però te la porto quando è il momento...
RispondiEliminaBellissima sequenza di scatti, da inquadrare. Che mi ricordano un po' mia madre.
RispondiEliminaTutto il contrario dicono queste immagini rispetto ai falsi valori correnti. Ciao Pia.