Lo sferisterio Augusto Manzo
di Santo Stefano Belbo (Cn)
Immancabile l'appuntamento di fine ottobre con la finalissima di serie A di pallone elastico: quest'anno si svolge a Santo Stefano Belbo, nel cuore delle Langhe, paese natale di Cesare Pavese, luogo in cui mi reco col fido amico Paolo.
Di campionissimi il pallone elastico ne ha visti diversi: indubbiamente Augusto Manzo è stato uno di loro, avversario storico del ligure Franco Balestra, Francù. Ad Augusto Manzo è dedicato lo sferisterio e la lapide alla memoria posta all'interno di esso.
Un rito insolito: prima di iniziare la partita viene stesa una grande bandiera italiana al centro campo. D'altronde è in palio il titolo nazionale e il riferimento è più che calzante.
Tradizione alle finali, è recarsi al campo appena aprono i cancelli al fine di procacciarsi posti a sedere di proprio piacimento: ma è l'ora di pranzo, per cui bisogna andare equipaggiati...
Ognuno si organizza come meglio crede, l'importante è che ci sia buon vino da bere, d'altronde siamo in Piemonte...
...e il buon vino c'è...
...barbera di ottima qualità...
...nonostante i bicchieri siano di plastica...
...piuttosto anche piccoli,
quelli da caffé...
...ma ci sono e ci sono anche
le paste di meliga da inzuppare.
Roberto Corino e Bruno Campagno
E' la partita di ritorno tra Roberto Corino e Bruno Campagno: quella di andata è stata una delle partite più belle della stagione, ma quella di oggi non gli fa onore. All'inizio forse si pensava di poter rivedere un incontro all'altezza di una finalissima, ma ben presto la superiorità della Canalese ha dato ad intendere che per la Sanstefanese c'erano poche chances.
Gli arbitri sono a colloquio durante un time-out e noi del pubblico, pigiati come da tradizione alle finalissime, commentiamo con gli occasionali vicini le sorti dell'incontro, un po' delusi di non poter vedere quello spettacolo emozionante che le belle partite solitamente regalano.
Bruno Campagno (1989)
Questo ragazzo ha meritatamente vinto il massimo campionato di pallapugno. Tre anni fa dissi in questo post E' giovane, ma crescerà, l'anno successivo l'ho visto Crescere, quest'anno si è espresso all'ennesima potenza: la forza è la sua qualità più evidente, ma la facilità con cui riusciva ad imprimerla alla palla ha davvero stupito tutti. Sarei curiosa di sentire cosa pensano i vecchi campioni che ieri erano ad assistere alla partita, ma sono sicura che direbbero che è uno dei giocatori più potenti di tutti i tempi. Con quel passo e quella forza che esce dalle sue braccia , indubbiamente farà molta strada.
Bravo Bruno, hai lavorato veramente tanto.