sabato 29 agosto 2009

Sempre e per sempre



Amo molto questo brano, ma la novità è che... ho imparato a trasferire i video sul blog!
Meglio tardi che mai, d'altronde non ci avevo ancora provato.
Un pò di infinita dolcezza del grande De Gregori fa sempre bene.

venerdì 28 agosto 2009

Veleggio come un'ombra

Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.

Alda Merini

mercoledì 26 agosto 2009

Ponentini, ve lo ricordate?


La mia amica Sandra, che ha passato due terzi della sua vita in Germania, quando torna al paese natìo ricerca volentieri gusti, profumi e sapori della sua infanzia, quasi a creare un collegamento emotivo che travalichi la variabile "tempo".
E' un piacere invitarla: preparando cibi della tradizione ligure e soprattutto contadina, assapora e descrive i suoi ricordi, rendendo partecipi anche gli altri commensali che, per la forza dell'abitudine, non fanno più caso a certe sottigliezze.
Ieri è arrivata da Ventimiglia con questo dolce: vedere quella confezione, per me, è stato veramente un salto immediato in un lontano passato, quando in casa era l'unico prodotto "industriale" che si consumava.
La cosa che mi ha colpito di più è proprio il formato e il tipo di carta utilizzato, che si differenzia di pochissimo da quello di allora: se non ricordo male era leggermente tendente al violetto, ma la grafica della carta era proprio quella.


Suppongo che la Ditta Trucco abbia puntato molto su acquirenti francesi, vista la scritta che riporta sopra la confezione. Infatti, all'epoca, il dolce altro non era che un panettone a forma di pan carré, mentre al giorno d'oggi l'impasto è arricchito di burro, ingrediente sacrosanto per i palati francesi, dato che i loro "gateaux" ne contengono abbondanti quantità.
Non è questione di nostalgia, ma riscoprire quelle cose che ci sono appartenute fa sempre un certo effetto. Le persone che sono emigrate sono un'importante memoria, sia per la conservazione della lingua, sia per riportare alla luce ricordi, emozioni, momenti di vita che il quotidiano di chi è rimasto ineluttabilmente cancella.
Grazie Sandra, grazie a tutti i figli di ogni terra ogni qualvolta tornate a casa.

domenica 23 agosto 2009

Da Barbara, a Rezzo

Candido e Barbara, la pastora

Nonostante il post di Alberto, vale la pena dedicare ancora un pò di spazio a Barbara, la pastora, e alla sua storia.
In questa foto è con Candido, un personaggio assai ricorrente nella vita agro-pastorale, soprattutto in passato. Spesso, senza nulla chiedere e senza nulla essere richiesto, queste figure si affiancano spontaneamente alla vita di altre persone dando un aiuto e una condivisione delle fatiche non indifferente.
L'intraprendenza femminile, talvolta un pò audace come nel caso di Barbara, riscontra in questa sorta di "angelo" quel sostegno e quella protezione così fuori dal comune...

Brùs o Bruce?

Soltanto nel momento in cui dovevo scrivere il suo nome, sono stata assalita dal dubbio: Brùs o Bruce? Essendo il cane di una produttrice di formaggi, istintivamente avevo visualizzato il nome Brùs, che nel vicino Piemonte e forse anche in alcune località montane liguri indica un particolare tipo di formaggio... Sicuramente è una mia illogica associazione di idee che ha prodotto il dubbio: il cane, peraltro molto buono, penso si chiami tranquillamente Bruce, come alcuni rinomati umani, tipo Springsteen o Willis.

Formaggio caprino "primo sale" aromatizzato al ginepro e spezie

Ecco uno dei tanti elaborati di Barbara: il primo sale aromatizzato, ovvero un delicato formaggio che rispecchia le principali caratteristiche del formaggio caprino, ovvero la leggerezza e la poca presenza di grassi. Naturalmente gli aromi e le spezie vengono rigorosamente raccolte nel bosco di Rezzo, così famoso per i suoi faggi.

Olio extravergine di oliva di Paolo Veziano
e prodotti dell'orto di Alberto e di Paolo


All'ombra dell'albero (di cui al mio precedente post) abbiamo quindi pranzato con il formaggio di Barbara e gli ortaggi della foto, ovvero con alimenti autoprodotti, riassoporando la semplicità e la bontà tipiche di un tempo che fu...

Il Pane di Triora

A Triora, paese famoso per le Streghe, si produce un pane tipico che è possibile trovare in buona parte della Liguria di Ponente e che si è perfettamente accompagnato al nostro menù.
Insomma, non cia siamo fatti mancare niente, tanto meno la convivialità tra di noi...
Una bella giornata davvero, di cui non si può fare a meno di riconoscere il merito a Barbara, perchè grazie alla sua scelta si può beneficiare di questo salutare ritorno alle origini.
Beneficio di cui non godiamo solo noi, ma le numerose persone che giornalmente si recano sul posto per acquistare i suoi formaggi: brava Barbara e grazie!


venerdì 21 agosto 2009

Sotto l'albero

Sarò breve: dopo aver pranzato al Santuario di Rezzo, nelle valli Imperiesi, con gli amici Alberto Cane, Paolo Veziano, Annamaria, Barbara e Candido mi sono coricata sulla panca di legno del tavolaccio per riposare alcuni minuti e non ho potuto fare a meno di scattare alcune foto a quanto stava sopra i miei occhi...

Adoro le piante grandi, adoro il verde, adoro il fresco che ci regalano in questi giorni di massima calura, adoro la pace che si prova in loro presenza.
Che bella giornata che abbiamo trascorso...
Aspetto il post di Alberto, poi magari aggiungerò anch'io qualcosa.

lunedì 17 agosto 2009

La torta verde

Torta verde: "pasta de cugussun" di Pigna

Durante l'estate nell'orto si raccolgono le zucchine, varietà Trombetta di Albenga, con le quali si preparono numerose pietanze.
Il posto d'onore spetta alla Torta verde, di cui sono l'ingrediente principale.
Ho sempre pensato che se dovessi scegliere soltanto cinque cibi per la mia sopravvivenza, includerei tra essi certamente questa meraviglia.
Il ripieno racchiuso in questo sottile strato di pasta è composto in gran parte da zucchine e un pò di cipolla grattuggiate, uova, formaggio grana, sale, pepe, maggiorana e un pugno di riso.
Con la semplicità di questi ingredienti si ottiene un antichissimo piatto ligure: nessuna torta è uguale all'altra, ogni donna ha "la sua mano" e le "sue varianti", tipo la foglia di bietola tritata, la mezza patata, la verdura a pezzetti invece che grattuggiata... in ogni caso è sempre uno spettacolo.
In ogni paese, poi, ha un nome diverso. Turtùn, pasta de cugussun, turta verda solo per citarne alcuni... gli altri li potete segnalare voi!

sabato 15 agosto 2009

Notte d'Estate

E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.

Antonio Machado (1875 - 1939)


giovedì 13 agosto 2009

Pumate

Pomodori "bistecca"

La varietà di pomodori (pumate) che vedete nella foto ha la particolarità di produrre esemplari molto grandi: quello in primo piano, ad esempio, pesa circa un chilogrammo.
Per noi Liguri il fatto che si chiamino "bistecca" è un'ironia della sorte: un tempo, in cui il benessere era lungi da venire, il pomodoro, che è la base dell'alimentazione ligure estiva, veniva appunto chiamato "bistecca", forse perchè rosso, forse perchè polposo, forse per allusione metaforica a qualcosa che si sarebbe voluto ma non c'era.
Chissà quale esperto contadino sa produrre questa abbondanza: eccolo!

Aldo

Sì, è proprio lui l'artefice, Aldo, mio amico di quartiere dalla nascita, anche se durante l'adolescenza sono andata a vivere da un'altra parte.
Coltiva un bell'orto e gestisce il bar della stazione di Bordighera, che si chiama "Al I Binario".
Ottima ristorazione e spesso ottima musica, come ho già descritto in questo post
Se qualcuno di voi, quindi, approda a Bordighera col treno, sa che può prendersi un buon caffè o degustare prelibatezze Al I Binario e, se proprio non c'è di meglio, può sempre ordinare una bella "bistecca" di pomodoro!


martedì 11 agosto 2009

Al mare

Nadir, Claudia e Nicolò

Amo le foto al mare: in qualsiasi epoca siano state scattate, sono sempre belle.
E' vacanza, ci si sente liberi. E le foto ne sono una testimonianza.
Nadir e sua mamma Claudia sono di Torino e da molti anni il Mar Ligure li accoglie durante il periodo estivo. Nicolò, mio pro-nipotino, vive a Milano e anche per lui le spiagge di Bordighera sono "casa".

Nicolò

Che felicità fare il bagno! Una volta vinta la paura, è uno stare da Dio...
Il mare è sempre davanti ai miei occhi, ci ho passato tutte le estati dell'infanzia, della giovinezza e oltre, ma quest'anno non ci sono ancora andata. Motivo? La pigrizia... ma prima o poi arriva il guizzo: in cinque minuti di Vespa e un asciugamano sulla spalla, mi tufferò decisa e mi farò una bella nuotata.

Alessandro e Nadir

Anche per Alessandro di Monza c'è stata l'occasione di una divertente settimana di vacanza al mare: insieme a Nadir e a Nicolò ha trascorso giorni sereni soprattutto in spiaggia, dato che non ha molta dimestichezza con l'acqua... E poi il Mar Ligure, dopo pochi passi, è profondo, per cui rimane più difficoltoso vincere la paura.

Nicolò e la "meccanica"

Non possono di certo mancare secchielli, palette, setacci, annaffiatoi e giocattoli vari.
E' pur vero che versando l'acqua la ruota gira, ma per Niki tutto è da scoprire: meglio guardare attentamente come sia possibile ciò accada!
Il sole abbronza, fa molto caldo e il refrigerio è garantito: quell'immensa distesa azzurra, ormai anche un pò ammalata, è lì pronta ad accogliere chiunque, anche se è sempre più solcata da barche, moto d'acqua, navi da crociera e quant'altro.
Devo ammetterlo: mi manca molto quella dimensione del mare di un tempo, quando l'acqua era molto più pulita e il paesaggio non era ancora stato trasformato dall'intervento dell'uomo.
Peccato che per creare qualcosa di "più bello", vengano al contempo cancellate un mare di belle emozioni...

lunedì 10 agosto 2009

San Lorenzo

Ravioli

Oggi è San Lorenzo Martire, patrono di Vallebona.
Il rito religioso consacra la figura del Santo, cui i devoti si rivolgono a chidere protezione, come accade nella maggior parte dei riti religiosi. Le funzioni religiose culminano con la processione per le vie del paese, accompagnata dalla Banda Musicale e dalle preghiere dei fedeli.
Dopo il sacro, il profano.
Le feste popolari imperversano per tutta l'estate nella maggior parte dei paesi dell'entroterra ligure: si balla, ma soprattutto si mangia, vista l'organizzazione che negli ultimi vent'anni le varie Pro Loco sono riuscite a darsi.
Per 10 sabati, da fine giugno a fine agosto, ciò accade anche a Vallebona, più gli "extra", ovvero le sere di SS. Pietro e Paolo e di San Lorenzo: quest'ultimo, essendo il Patrono, è occasione di una prelibata sagra dei Ravioli, che richiama ospiti da ogni dove.
Sono buonissimi, ve lo giuro, frutto dell'operosità di un gruppo di donne dalla tenacia e laboriosità senza pari.
Anch'io do una mano, sono una delle due cassiere: informatizzate, emettiamo scontrini da una stampantina che non smette di stupire tutti gli avventori, anche se sono già parecchi anni che beneficiamo di questa "tecnologia"...
Da ultimo rimangono le stelle cadenti, ma quest'anno hanno posticipato di due sere...
Non rimane che degustare i ravioli in buona compagnia!

sabato 8 agosto 2009

Giallo estivo

Village-stairs (Vincent Van Gogh)

Nel Midi francese, nessuno ha saputo cogliere la luce e l'esplosione dei colori come Van Gogh.
Un respiro estivo di solarità, con prospettive che convergono al centro del quadro, riporta alla dimensione della centratura dell'essere dell'uomo, apice tanto agognato e prerogativa del culmine della bella stagione.
Lontani dal cuore è come un non-vivere...


giovedì 6 agosto 2009

Per comodità...

Parietaria o Gamba Rossa

Benché il suo habitat siano generalemente le pareti di pietra o i muri a secco di campagna, in questo caso l'infestante Parietaria o Gamba Rossa o Erba Vetriola ha preferito nascere in un accomodante imbuto, un tempo destinato a raccogliere le acque piovane.
Abili mani di lattoniere costruivano un tempo i pluviali per le abitazioni dei centri storici medievali, creando deviazioni di ogni genere, a seconda dell'architettura delle case.
Probabilmente sono parecchi anni che questo imbuto non assolve più la sua funzione e sicuramente sono bastati pochi detriti per permettere la nascita del cespo di Gamba Rossa.
Usata un tempo per lavare fiaschi, bottiglie e damigiane (da cui ne derivò il nome di Erba Vetriola) e per decotti antinfiammatori, al giorno d'oggi è considerata esclusivamente come un'infestante, sia quando nasce sulle pareti dei vicoli dei centri storici, sia per la sua presenza nelle coltivazioni floricole, dato che si rivela anche parecchio resistente ai diserbanti.
In Liguria, nel Ponente, è chiamata in dialetto in diversi modi: al mio paese è a Sàngura Spèrgura, in altri posti è a Braciacìa, in altri ancora a Gambarussa.
Le allergie che provoca al giorno d'oggi erano molto meno diffuse in passato, ma questo, si sa, è un fenomeno della modernità assai diffuso e non solo per la Gamba Rossa...


mercoledì 5 agosto 2009

Facebook

Non mi piace.
E', sostanzialmente, una perdita di tempo.
Superficiale, pieno di stupidaggini, ha solo il vantaggio di permetterti di rintracciare qualcuno che hai perso di vista da tempo o che magari si è trasferito chissà dove e non ne hai più saputo niente.
E' pure una vetrina dei fatti altrui che aizzano il pettegolezzo gratuito.
Sono iscritta da poco e forse non so usarlo come si dovrebbe.
Ditemi voi cosa ne pensate.


domenica 2 agosto 2009

Della Merini

Le grandi fatiche
vivono all'interno di grandi riposi.

Alda Merini