lunedì 20 giugno 2011

Natura bizzarra

Agapantuus bianco e lavanda

Immancabilmente quasi tutti gli agapanthus hanno lo stelo diritto per sorreggere un'esplosione di fiori blu o bianchi. L'esemplare che ho raccolto ieri in campagna, invece, è tutt'altro che "standard"...


Ostruito nella crescita da una cascata di tralci di vite americana (uva fragola) deve aver combattuto un'alacre battaglia, viste le ferite che riporta sul suo stelo inesorabilmente curvato.


Tuttavia ha portato a buon fine il suo pomo, generando quella particolare irradiazione di fiori che a turno si apriranno fino a completare la fioritura.


Un esemplare bizzarro, che cattura l'attenzione più di quanto non riescano i suoi simili "normali", come dire che nel diverso è riposto qualcosa di speciale.

Vi lascio per una decina di giorni. Mi mancherete sicuramente.
Spero di ritrovarvi al mio ritorno.
Ciao a tutti.


sabato 18 giugno 2011

Festa nazionale di Slow Food Italia a Vallebona

Il progetto di Slow Food

L'imminente assegnazione del Presidio Slow Food a Guglielmi Pietro per aver recuperato la coltivazione e distillazione del Fior d'arancio amaro è il motivo per il quale oggi si svolge a Vallebona la prima festa nazionale di Slow Food (di cui potete trovare maggiori dettagli qui) che ha come scopo principale far conoscere il “perché” viene considerato il cibo il primo motore del cambiamento e "perchè" vuole credere nell'economia locale e nella forza di essere una rete, attraverso la quale è possibile condividere conoscenze, idee e comportamenti quotidiani virtuosi.


Gli organizzatori: al centro, seduto, Luciano Barbieri

Il gazeebo espone cibi "sani e locali" ed un interessante reparto di libri e depliants volto alla diffusione della conoscenza di Slow Food che organizza questa festa anche per festeggiare i suoi 25 anni di esistenza. Partecipare significa degustare piatti locali pagando una modifica cifra che verrà interamente devoluta per l'iniziativa "Mille orti in Africa", al fine di realizzare mille orti nelle scuole, nei villaggi, nelle città, recuperando sementi locali per produrre cibo sano e fresco e trasmettere i sapere degli anziani alle nuove generazioni, rendendo le donne protagoniste.

Pietro Guglielmi mentre "spruzza" le bugie
con l'acqua di fior d'arancio amaro

Il merito della presenza di un presidio di Slow Food a Vallebona è solo ed esclusivamente di Pietro. Dopo diversi decenni in cui la produzione di fior d'arancio amaro si era completamente fermata, ci è voluta la sua intraprendenza per ricominciare da capo un percorso di cui senz'altro la sua famiglia ne è stata per oltre cent'anni protagonista.

Cavagnu de bouxie (Cestino di bugie)

Già iscritto all'Arca del Gusto, Pietro riceve giustamente riconoscimento da Slow Food perché è l'unico produttore di essenza di nerolì, prodotto che viene usato in profumeria e nell'industria farmaceutica. L'acqua derivante dal processo di distillazione è invece prezioso elemento per l'industri dolciaria, usata per il Pan dei marinai genovese, le Castagnole di Ventimiglia e soprattutto come condimento delle bugie, dolce tipico del nostro paese.


Seminascosta dietro ai libri, noto la scatoletta di metallo usata come Cassa: riporta la foto del Che, che forse "avverte" non essere in territorio particolarmente favorevole, ma da parte mia trova compiacenza e decido così di portarlo con me fotografandolo assieme ai due libri che parlano di Osterie...

Mostra di disegni di Libereso Guglielmi,
il giardiniere di Calvino

Nell'atelir Aiga de luxe (Acqua di luce) di Pietro, è stata intanto allestita la mostra di disegni di Libereso Guglielmi, intitolata I fiori edibili, ovvero commestibili, perché non disgustosi nè tossici, e sono veramente tanti! L'atelier e la mostra resteranno aperti anche le 3 domeniche a partire da domani dalle 17 alle 20.

Esposizione delle acque derivanti
dalle distillazioni di Pietro

Oltre al fior d'arancio amaro, il lavoro di distillazione di Pietro riguarda anche le rose, il timo, l'eucaliptus, il rosmarino, la lavanda e i rami derivanti dalla potatura degli aranci amari, che producono un'acqua leggermente diversa da quella del fiore, ma altrettanto apprezzata ed utilizzata, il petit grain, alla francese.


Questa tabella fa capo al trisavolo di Pietro e questo la dice lunga sull'ascendenza dell'attività di distillazione di questa famiglia...


Questa partita di bottiglie in allumino, invece, all'aspetto si direbbero un prezioso patrimonio della Ditta utilizzato a suo tempo per le acque e le essenze prodotte. E invece si tratta di un sonoro "pacco" inferto da qualche abile venditore al bisnonno di Pietro che, dopo esserne diventato proprietario, scoprì che non fossero affatto adatte né per contenere l'essenza, né per l'acqua distillata... Oggi, però, bisogna ammettere che "fanno scena!"

Essenze di lavanda, timo, rosmarino,
eucaliptus, fior d'arancio amaro

La provettina sulla destra contiene essenza di nerolì, o fior d'arancio amaro: per produrre un chilogrammo di essenza occorrono 1000 kg di fiori, ovvero 10 quintali! Tuttavia la causa della caduta di interesse per quella coltivazione, che ogni famiglia del mio paese e della vallata produceva, va ricercata nell'essenza di sintesi individuata negli anni Sessanta. Fino ad allora il rapporto tra prezzo alla produzione del fiore e d essenza ottenuta reggeva, anche se le produzioni di qualsiasi genere ed in qualsiasi epoca sono sempre le più penalizzate.
Ed ora:

Un disegno di Libereso,

bottiglie di acqua di fior d'arancio amaro, l'aiga de sitrùn,

le petit grain,

l'acqua di rose, ed infine...


Cenerentola,
ovvero la mia marmellata di arance amare...

Non fa parte della tradizione, ma siamo ancora in tempo!


giovedì 16 giugno 2011

Governo ladro

Vigna e casolare in Liguria

Prendere per il culo un popolo così come l'ha fatto questo attuale premier e la sua corte penso non sia mai accaduto nella storia dell'Italia. Guadagnare consensi sulla propaganda e per giunta falsa credo siano secondi soltanto a Goebbels, il braccio destro di Hitler.
Falsa, ad esempio, per quanto riguarda l'ICI, in scadenza oggi.
Con la trovata dell'abolizione di questa tassa sulla prima casa si sono inventati l'accatastamento all'urbano di qualsiasi fabbricato di proprietà di una persona fisica. Chi vive nei paesi e nelle campagne liguri ha quindi dovuto procedere alla voltura catastale di tali "beni", il più delle volte consistenti in stalle (stagi) e cantine (fundi) per la maggior parte di loro in disuso nel centro abitato e di casolari (casùi) nelle campagne, tipo quello raffigurato nella foto, che rappresenta una via di mezzo tra quelli ristrutturati e quelli di cui restano i perimetri perché sono completamente sfondati.
Una gogna: in campagna si guadagna sempre meno, l'incertezza è massima, far eseguire l'accatastamento da un tecnico costa non meno di 700-800 euro per particella e su quella, OGNI ANNO, si dovrà pagare l'ICI. Inoltre, quei perimetri di cui sopra, non si possono non dichiarare, perché sono il minimo di garanzia di fabbricato di quel terreno, che di solito permette ben poche possibilità di ampliamento.
Postilla: se non si procede entro i termini di legge all'accatastamento, interviene d'ufficio l'Agenzia delle entrate e allora sono dolori ancora maggiori.
Si vergognino, questa classe dirigente tutta laccata e piena di privilegi, si vergognino ed osservino nella foto da quale sudore vanno ad attingere l'introito dei bilanci comunali.


martedì 14 giugno 2011

Rossi o neri?

Vallebona, in arte Goodvalley

Un piccolo borgo antico, con tetti che sembrano scampoli di stoffa rossi girati in tutti i sensi. Soltanto sulla destra c'è una casa che aveva adottato una tegola di colore nero, l'unica, e che si nota appena...
Il referendum è valido, le energie alternative hanno avuto la meglio ed ora occorre iniziare a pensare seriamente a come organizzare il proprio futuro.


La Liguria ha sole e vento in abbondanza, ma ha un territorio impervio e difficile. Le vallate, in genere a perpendicolo sul mare, guardano a est e a ovest e gli spazi già ridotti non si offrono al sole in maniera corretta. Le pale eoliche poi sembrerebbero dei Polifemo rispetto alle proporzioni di questo territorio.
Una delle soluzioni da adottare, allora, sarebbero le tegole fotovoltaiche, che già sfrutterebbero meglio le aree di copertura delle case di quanto non lo possano fare i pannelli.


Ne esistono diversi tipi e c'è da dire che il fotovoltaico è un settore in continua evoluzione, il che ci riempie il cuore di speranza. Sì, perché qui in Liguria non è facile.
Ne ho riportato soltanto alcune, ma chi volesse vederne altre può andare a questa pagina.


Mi sono chiesta perché le trasmissioni televisive di più largo ascolto non abbiamo mai dedicato spazi "concreti" alla soluzione dei problemi, dando quelle linee di direttiva comuni così salutari per una collettività. E' assurdo che ogni persona debba fare delle scelte sempre in modo così personale, come se non appartenesse ad un insieme, e che molti non abbiano così la possibilità di accedere a delle conoscenze utili per sé e per gli altri...


Ammetto che i tetti neri siano meno belli di quelli rossi. Vedere una casa isolata col tetto nero ha poco peso, ma se provo ad immaginare il mio paesello come raffigurato nella prima foto di questo post con tutti i tetti neri mi viene l'angoscia.
Insomma, le soluzioni ci sono, vanno cercate, decise, regolamentate, proposte ed adottate. Ed è compito delle pubbliche amministrazioni dare delle regole.
Si poteva fare già da molto tempo prima, non era necessario aspettare un referendum: mi auguro che lo si faccia almeno d'ora in poi.


lunedì 13 giugno 2011

Definitivo


Benedetta democrazia.


domenica 12 giugno 2011

Parziale

Percentuale di afflusso alle urne
per i 4 referendum del 12 e 13 giugno 2011

E intanto siamo arrivati fin qui.
Non me l'aspettavo, ma questo risultato ha in sé una forza crescente che esprime una volontà molto chiara. Sì, il vento sta cambiando direzione e sembra un sogno ipotizzare che presto, poco per volta, si potrà respirare un'altra aria.
Era ora.


venerdì 10 giugno 2011

Tempo di sintesi












copertina economist berlusconi
"L'uomo che si è fottuto un intero paese"

C'era di che dilungarsi, ma tutto ha un limite.


giovedì 9 giugno 2011

4 Sì "per quelli che passeranno"


L'immobilismo in cui versa l'Italia e l'incapacità di cambiamento hanno bisogno di una scossa con questi referendum.
Tutto dipende da noi e questa deve essere la motivazione principale per andare a votare e per esprimere un voto consapevole.
Si può e si deve pretendere che le cose vadano in altra direzione.



mercoledì 8 giugno 2011

La capinera

La capinera - A testa negra

La capinera è un uccello vivace, timoroso, socievole e mite, spesso sta tra il fogliame di alberi e cespugli, meno ritirato del beccafico. Il maschio ha il capo di colore nero, mentre quello della femmina è marrone. E’ raro vederlo saltellare sul terreno con le zampe molto flesse. Il volo è in genere breve e ondulato.
Il canto della capinera ha inizio con la primavera ed è emesso in sordina; con l'avvicinarsi dell'epoca degli amori aumenta d'intensità sino a raggiungere la sonorità piena. L'interpretazione varia da individuo a individuo. La voce contiene una nota dura e brontolante: un tac-tac ripetuto rapidamente, se allarmata, e anche un aspro ciarrrr. Anche un suiirr di allarme e un lamentoso fiuu. Il canto è pieno di gorgheggi, molto più ricco di frasi di quello del beccafico, meno sostenuto, ma più forte verso la fine.
Mi incuriosisce questa descrizione, perché spero mi sia d'aiuto per riconoscerlo dal vivo. Spesso tendo l'orecchio all'ascolto del canto degli uccelli, ma mi riesce difficilissimo discernere a chi appartiene. In questo senso la mancanza della presenza di un cacciatore è davvero determinante per acquisire questa preziosa conoscenza.


sabato 4 giugno 2011

La Ruota della Vita

La Ruota della Vita secondo il Buddismo

Tra gli svariati simboli del Buddismo merita un accenno la Ruota della Vita.
E' composta da 4 cerchi concentrici, di cui il primo raffigura i tre veleni della mente, rappresentati dal maiale (ignoranza), il gallo (desiderio-attaccamento) ed il serpente (collera, avversione).
Tra il termine di una esistenza e l'inizio di quella successiva vi è lo stato intermedio (tib. bardo), raffigurato nella Ruota della Vita nel secondo cerchio metà nero e metà bianco (azzurro in questa foto) posto tra il mozzo dei tre difetti mentali e le varie sezioni che raffigurano i sei reami dell'esistenza condizionata.
Il terzo è composto di 6 settori che rappresentano i sei mondi dell'esistenza: gli inferi, gli avidi o spiriti famelici, gli animali, gli esseri umani, i semidei o esseri gelosi e gli dei.
Questi sei reami si possono anche interpretare come particolari stati di coscienza, esperibili proprio in questo momento nella condizione di esseri umani, ad esempio quando ci si imbatte negli estremi del piacere o del dolore mentale o fisico.
Il particolare
processo mediante il quale gli esseri vengono spinti dalla loro ignoranza a passare da un reame superiore a uno inferiore viene raffigurato nel bordo esterno della Ruota della Vita.
Il bordo è diviso in dodici segmenti, ognuno dei quali corrisponde a un 'anello' della catena dell'origine dipendente.
La Ruota della Vita , che illustra i vari reami dell'esistenza ciclica e gli esseri che li abitano, è principalmente un supporto visivo che permette di ottenere una chiara comprensione di come opera la mente. Contemplandola bene e studiando gli insegnamenti che essa illustra, si può riconoscere che la causa di tutta la nostra indesiderata sofferenza è radicata nei difetti mentali e nelle illusioni che oscurano la natura essenzialmente pura della mente.
Sino a quando noi e gli altri esseri imprigionati nel Samsara non avremo eliminato l'ignoranza sviluppando la penetrante saggezza, condanneremo noi stessi a migrare incessantemente da un insoddisfacente reame dell'esistenza all'altro. Tuttavia, anche se questo ricorrente ciclo di morte, rinascita e perpetua insoddisfazione è stato definito Ruota della Vita, abbiamo la possibilità di vivere un altro tipo di esistenza, che si trova al di fuori di questo circolo vizioso.
Essa è rappresentata negli angoli superiori del dipinto (mancante in questa foto) dalla figura di un Buddha un essere che si è pienamente risvegliato dall'incubo dell'ignoranza che in piedi indica la luna simbolo del conseguimento del Nirvana, la totale eliminazione di ogni illusione e sofferenza.

Questa è una sintesi estrema. Chi volesse approfondire può farlo qui.
Tuttavia va detto che è davvero affascinante.


giovedì 2 giugno 2011

2 giugno

Tricolore di ginestra
(by Goran Guglielmi)

E ci vollero pressoché cent'anni da quando ventilarono le idee fino alla loro realizzazione. E votarono le donne per la prima volta, mentre prima erano ammessi gli analfabeti purchè maschi e loro escluse. E finirono i privilegi dei regnanti. E con la Repubblica iniziò il cammino verso la democrazia.
Festeggiare è doveroso, come è doveroso ricordare e riflettere. Conquistare i diritti è una lunga battaglia, per perderli basta poco, prime tra tutte le cause l'indolenza e il menefreghismo.

Bellissimo il post odierno di alberto cane. Fateci un giro.


mercoledì 1 giugno 2011

Altro giro, altro regalo

Manifestazione a Imperia
contro la privatizzazione dell'acqua

Appena reduci dal voto e in vista dei referendum, tanto per non lasciar raffreddare i ferri, come si suol dire, pubblico con piacere alcune foto scattate dall'amico Gian Paolo, quando ha partecipato ad Imperia ad una manifestazione sulla campagna referendaria organizzata dalla CGIL.
Conoscendomi bene sapeva, tra le altre cose, che non avrei resistito al "fascino" dell'ape, visto che ci passo sopra buona parte della mia vita.


L'ape è il mulo meccanico. In Italia, vista la morfologia, penso sia un mezzo molto conosciuto ed usato. In Liguria è indispensabile e insostituibile, anche se la Piaggio minaccia sempre di non produrne più e non ha mai pensato di dotarla di elementi che la rendano un pò più vivibile, ad es. gli ammortizzatori...


Tuttavia il tema del post è "l'acqua". La nostra zona agricola è coperta da una rete idrica che è privata dalla notte dei tempi. Le bollette sono decisamente salate, il servizio discreto, la tutela per l'utente in caso di controversia praticamente nulla. Per dirla in breve, persone che da tempo non vanno più a votare, andranno a mettere una croce sul SI' al referendum, e questo la dice lunga su come sia inteso il fenomeno dalle nostre parti.
Non per partito preso, ma per esperienza possiamo tranquillamente propagandare che l'acqua è un bene pubblico ed è bene che pubblica resti.