mercoledì 31 dicembre 2008

Ciao 2008

Oggi salutiamo il 2008, il bisestile, che non ci ha risparmiato un bel pò di guai.
Sarà ricordato, avrà un'identificazione precisa, perchè quando succedono fatti "grossi", questi segnano la storia e il crollo del mondo della finanza non è certo stato un evento da poco.
Gli sviluppi di questo avvenimento avremo modo di vederli negli anni a venire, ma la partenza rimane legata a questo balordo 2008.
E poi è pure tornato quell'altro a capo della nazione, anche questa è una bella disgrazia.
D'altronde si dice che le disgrazie non vengono mai da sole...
E poi guerre, meteorologie impazzite, mucche, maiali, polli, pecore e latte impestati, politica e politiche da schifo, giovani caduti sulle strade ed altri che cadono in altri modi, ecc ecc... Mah!
E' anche arrivato Obama, considerato come un raggio di sole sbucato da una fitta coltre di nubi plumbee: chissà se riuscirà a spazzare via le svariate perturbazioni...
Speriamo.
Il mio Augurio di Buon Anno è che si intraveda uno spiraglio di luce in mezzo a questa oscurità.
O almeno che ci si provi.
Buon 2009 a tutti.

martedì 30 dicembre 2008

Stand by

Ed in questa riflessione di fine anno, si riaffaccia alla mente quella necessità introspettiva che spesso l'operosità ricaccia perchè può comportare stati d'animo non proprio piacevoli e quindi controproducenti.
Ma questo stato d'animo, invece, ci ricorda che siamo esseri umani e, in quanto "umani", bisognosi di momenti di esplorazione dell'esistente.
La necessità diventa quella di allontanarsi dal frenetico agire e riprendere un pò di spazio con se stessi e con quelle poche persone con cui lo scambio riflette il reciproco "esserci", ma soprattutto ci riporta insieme l'uno con l'altro.
Persone "scelte", qualitativamente importanti nella nostra vita, persone che sono una certezza.
Per fortuna non me ne mancano.
E a voi?

domenica 28 dicembre 2008

Questione di termini

Su La Stampa di oggi, in prima pagina si legge: "Bolzano, lo sciatore killer si costituisce: ha sedici anni."
Fabio invece ne ha tredici, è in macchina con suo padre, ha il giornale in mano e gli chiede: "Papà, cosa vuol dire killer?" e questi risponde: "Persona pagata per uccidere".
"Ma allora non si è trattato di un incidente, quel ragazzo voleva uccidere per denaro..."
L'equivoco, quando il padre ha visto l'articolo, è stato presto chiarito, ma il cattivo uso della lingua, oltre che devastare le risapute e ripetute coniugazioni dei verbi, si manifesta anche in altri modi, danneggiando coloro che non possono ancora sapere e quindi acquisiscono i significati in maniera distorta.
Il giornalista è una professione di tutto rispetto, ma altrettanto rispetto lo esige la lingua italiana.
La reazione del papà di Fabio è stata: "Lo radierei dall'ordine!"
E voi che cosa fareste?

sabato 27 dicembre 2008

Tra Natale e Capodanno

Gli ultimi giorni di dicembre, così diversi da quelli degli altri mesi, sono assai particolari.
Hanno quel sapore di intervallo tra due feste importanti che si susseguono e sono anche giorni di bilancio di un anno che sta finendo.
Indubbiamente sono come una sospensione, anche se per molti perseverano gli impegni lavorativi: si vive in una dimensione diversa dal solito.
Al di là delle religioni, sono considerati "giorni spirituali", durante i quali si fanno i conti col "modo" sia personale sia collettivo di essere nella vita.
Un momento di verità, dunque, sempre che la si voglia vedere!

giovedì 25 dicembre 2008

Litchi chinensis


Forse per tutti non è così, ma tra le "modernità" alimentari del Natale ho scoperto, da qualche anno, i litchi, frutti esotici provenienti dalla Cina.
Mi piacciono molto e dopo l'abbondante pranzo natalizio i litchi, con la loro polpa fresca, sembra portino un pò di freschezza al mio stomaco un pò "imbarazzato"...
Da Wikipedia:
Il Litchi chinensis (o ciliegia della Cina) è un frutto tropicale originario del sud della Cina, dell'Indonesia e delle Filippine.
Nel Mediterraneo, con opportuni accorgimenti, può sopravvivere solo nella fascia climatica del limone: estese e produttive piantagioni esistono in Israele.
In Italia ci sono alcune piante adulte in Sicilia, ma sinora il litchi non ha suscitato un interesse a fini commerciali. Potrebbe crescere bene anche nei versanti montani esposti a Sud di Sardegna e Calabria, dove non geli.
Ed io aggiungerei: sicuramente anche in Liguria.
Provenienza: Madagascar, Malesia.
Stagione: da novembre a gennaio e ad aprile.
Aspetto/varietà: assomigliano ad una noce
in grandezza e aspetto. Hanno un sottile guscio ruvido rosso e rosa, che si stacca facilmente. La polpa è bianca traslucida succulenta e dolce, con un seme che ricorda quello delle nespole. Il litchi ha un delicato profumo di moscato e rosa.
Come scegliere: il frutto deve avere un aspetto fresco e un delicato profumo di rosa.
Conservazione: 1 a 2 settimane a temperatura ambiente. Il sapore rimane inalterato anche se il guscio diventa più scuro.
Come consumare: per gustare a pieno il sapore, mangiate il litchi fresco al naturale. Comunque si adatta anche molto bene a numerose ricette, con macedonia
, aggiunto ai cocktails di champagne o rum, in sorbetti. Proprietà nutrizionali: Valore calorico: 55-60 caloria per 100 grammi. Fra le vitamine è presente in buona quantità la C, buone anche le dosi di sali minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo).
Tutto merito di Rina... Grazie!

mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale!


La legna è pronta...
Oggi, a Vallebona, una trentina di ragazzi, come tutti gli anni, hanno tagliato legna nei boschi per alimentare per tutto il periodo natalizio, ovvero fino all'Epifania, il tradizionale Fògu du Bambìn.
Una catasta impressionante! "Armati" di trattori, motoseghe, caminocini e tanto entusiasmo sono partiti questa mattina e all'una erano di ritorno, con un bel carico con cui ci scalderemo e bivaccheremo per 15 giorni.
Clou della tradizione è "bruciare la Befana", a mezzanotte del 6 gennaio, con l'allegra presenza della banda di Perinaldo e un sacco di gente proveniente dal circondario.
La Befana è costruita dagli stessi ragazzi, è "ripiena" di petardi e raffigura simbolicamente un evento del momento.
"Caro Gesù Bambino, anche quest'anno Vallebona non ti farà mancare il suo calore!"
Auguri a tutti, naturalmente...

martedì 23 dicembre 2008

U Bambìn

In occasione del Natale, quando si ha per casa un bambino in tenera età, questi diventa, per così dire, un Gesù Bambino "personale".
Il paragone regge, in quanto vedere un bambino "storna" la mente verso ciò che di più bello e assoluto possa esistere. L'energia vitale si rigenera dentro di noi: altro non è che l'amore allo stato puro e corrisponde al significato simbolico del Natale.
Quello che vedete nella foto è il "mio", ovvero il pro-nipotino che da circa venti mesi ha rallegrato, con il suo arrivo, la nostra famiglia. Si chiama Nicolò, vive a Milano e ha la febbre alta, per cui il tanto atteso ritorno potrebbe essere procrastinato...
E allora, più che mai, "Auguri, Niki, guarisci presto e vienici a trovare" così potremo anche noi adorare questa meraviglia della vita!

domenica 21 dicembre 2008

Il fior d'arancio amaro

Questi splendidi fiori di arancio amaro, che sbocciano nel mese di maggio, sono il tema del calendario che l'Associazione culturale "A Cria" di Vallebona pubblica ogni anno e che è giunto alla sua XI edizione.
A sciura de sitrùn o fior d'arancio amaro o bigaradier per dirlo alla francese, è stata la prima coltivazione floricola del paese, sorta verso la prima metà dell'Ottocento e durata più di un secolo; anche in Francia, nei dintorni di Grasse, era molto diffusa e ancora oggi ci sono aziende che la producono.
Dalla distillazione dei fiori si ottiene l'essenza, usata in profumeria, liquoreria, pasticceria e farmacia; la coltivazione è cessata quando l'industria ha iniziato a produrre quella di sintesi.
L'essenza di fior d'arancio è meglio conosciuta come Nerolì, nome derivante dalla duchessa di origini francesi Anna Maria Orsini, principessa di Nerola, nel Lazio, che adorava questo profumo.
Il calendario è realizzato grazie alla collaborazione della popolazione: si comunica per tempo il "tema", invitando le persone a far pervenire all'Associazione le loro foto, così da poter assemblare una sorta di album fotografico collettivo.
Con questa edizione la "raccolta fotografica" ha raggiunto già una considerevole portata: si possono ormai contare circa 500 foto, redistribuite su undici calendari gelosamente conservati da ogni famiglia.
La domenica che precede il Natale "esce" il calendario e molte persone non mancano l'appuntamento. Soddisfacente è l'interesse che dimostrano i giovani e, visto l'uso del dialetto nelle didascalie, molti bambini, ai quali si parla comunemente in italiano, imparano dei termini proprio osservando quel documento appeso alle pareti delle loro case...

sabato 20 dicembre 2008

I purtugali (le arance)



La pianta che vedete è un arancio che ha prodotto molti frutti, tanto che vien da pensare ad un albero di Natale naturale.

Nella Liguria occidentale, in ogni appezzamento di terra era tradizione impiantare almeno una pianta di arance e una di mandarini, quelli veri, con i semi e quel profumo inconfondibile. Si trovano ancora adesso, perchè nessuno li ha tolti, a meno che non siano seccati.

Le arance, in dialetto, si chiamano purtugali, ed è evidente il riferimento al Portogallo, stato da cui provengono o le piante, o gli innesti. Ho cercato informazioni su alcuni testi, ma non ho trovato niente in merito: se qualcuno conosce la storia, sarebbe bello postasse un commento.

Penso di trovare qualcosa nel libro "Sanremo, giardino di limoni" presentato sabato scorso al Museo civico Borea d'Olmo a Sanremo dagli autori, ovvero Alessandro Carassale e Luca Lo Basso, essendo che gli agrumi, in particolare i limoni, sono stati un'importante economia locale per molti secoli.

Non solo in Sicilia, quindi, si producono gli agrumi, ma anche in Liguria che altro non è, climaticamente, che il Sud del Nord.

venerdì 19 dicembre 2008

Belin, che giornata!

Lavorare nei fiori, deperibili, in pien'aria, nel periodo delle spedizioni di Natale e dopo 4 lunghi giorni di pioggia e vento, credetemi, non è una passeggiata.
Recuperare una battuta d'arresto così lunga comporta uno sforzo e una velocità d'azione non indifferente, per cui oggi ci sono volute 13 ore lavorative!
E anche una buona dose di fatica fisica.
La Riviera dei fiori, i fiori di Sanremo esistono tuttora, anche se da tempo si dice la floricoltura sia in crisi e che nel giro di breve tempo finirà, ecc ecc.
Per il momento ci siamo ancora, coltiviamo fiori di nicchia, come la genista monosperma, meglio conosciuta come ginestra e la mimosa, sì, quella che si vede l'8 marzo tra le mani o tra i capelli o all'occhiello delle donne per celebrare la Giornata della donna.
Fiori invernali, di pien'aria, che rendono le nostre valli qualcosa di unico in pieno inverno rispetto al resto dell'Italia...
Un lavoro duro, stagionale, sottomesso a qualsiasi capriccio del tempo; recente, perchè ha soltanto cent'anni; in sofferenza perchè il valore aggiunto si riduce sempre più; a rischio perchè i fiori non sono beni di prima necessità.
Ma noi floricoltori ci speriamo ancora e lavoriamo con tanta passione.

giovedì 18 dicembre 2008

Tutti buoni a Natale...

...ma il buonismo natalizio non sarà mica dovuto al fatto che mangiamo tanti dolci che in altri periodi ci precludiamo?!?
Sembra che ci sia una libertà incondizionata verso qualsiasi tentazione: ci concediamo con disinvoltura cose che in altri periodi mai più ci verrebbero in mente!
Con questi pieni di dolcezza, forse è facile essere più buoni.
Naturalmente i conti con la linea si fanno il sette gennaio, per il momento sono sospesi...

mercoledì 17 dicembre 2008

Bisesto...


...funesto.

E' un detto, semplicemente un detto, ma questo 2008 ce l'ha combinata grossa.Si deve sempre sperare, d'accordo, non tutto il male viene per nuocere, magari ci saranno dei cambiamenti in meglio, ma per il momento siamo sotto ad una bella cappa.

Tra le tante difficoltà in cui si navigava prima della crisi dei mercati finanziari, bene o male un pò di dinamismo c'era. Adesso c'è stasi: non circola il denaro, le banche hanno difficoltà di liquidità, la gente pure e quel pò di movimento che c'era prima e che ci permetteva di "far girare la ruota", adesso è fermo o lentissimo.

Per un floricoltore, che ha un prodotto non di prima necessità e da sempre incassa la sua spettanza aspettando un minimo di 60 giorni, mediamente 90 e anche 120, si presentano decisamente dei brutti tempi, come per altri lavoratori.

Da sempre siamo un anello importante della catena del credito, meglio delle banche, perchè non ci danno interessi e magari ci paraticano anche qualche "taglio" al momento del pagamento.

La pioggia e il vento di questi giorni hanno impedito i raccolti per le spedizioni di Natale e i fiori non hanno certo goduto con queste intemperie.

Ce la faremo, il bisesto sta per finire, c'è un pò di oscurità in vista, ma sapremo fare di necessità virtù. Speriamo.

martedì 16 dicembre 2008

Tempo di olive



Questo è il periodo dell'abbacchiatura delle olive per fare l'olio nuovo.
In Liguria e, nello specifico, nella provincia di Imperia, l'olivicoltura è sempre stata un'economia importante, decaduta nel dopoguerra a causa della poca redditività. Ma da un paio di decenni molti uliveti sono stati ripristinati, in parte per autoconsumo, in parte tornando ad essere un'economia.
Nella foto è raffigurato u gumbu (la macina), dismesso e donato dal proprietario al comune di Vallebona a titolo di oggetto antico da esposizione. Nel mio paese, infatti, si producono quasi ed esclusivamente fiori e non ci sono più frantoi attivi, anche se quasi ogni famiglia ha un piccolo appezzamente di ulivi da cui trae l'olio della provvista.
L'olio di oliva "taggiasca", ovvero del cultivar tipico dell'Imperiese, ha la caratteristica di essere un olio delicato, quindi particolarmente adatto per degustare il pesce.
foto Mauro Ferrari

lunedì 15 dicembre 2008

La "bolla" in biblioteca

L'invasione dei "pesciolini d'argento" nei libri della Civica Biblioteca Internazionale di Bordighera sta per finire: la bolla di nylon in cui sono stati rinchiusi tutti i prestigiosi libri verrà oggi smantellata dopo circa un mese di immissioni di azoto per combattere il parassita.
Amanti dell'umidità e dei carboidrati, i "lepisma saccarina" hanno preso d'assalto soprattutto i libri antichi, le cui rilegature furono realizzate con colle a base di glucosio.
Fondata intorno al 1880 per volontà di Clarence Bicknell e grazie alle donazioni dei residenti inglesi, la Civica Biblioteca Internazionale di Bordighera trovò la sua prima dimora nella Chiesa Anglicana, poi nel Museo Bicknell ed infine, nel 1910, nell'attuale sede in pietra, in stile vittoriano, sulla Via Romana.
Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale gli Inglesi furono costretti al rimpatrio: la biblioteca venne acquisita dal Comune e in quell'occasione divenne Civica e Internazionale
Ha in dotazione 50 mila volumi in italiano, 20 mila in inglese, 7 mila in francese, 3 mila in tedesco ed una settantina di testate periodiche: il patrimonio, quindi, è di grande pregio, introvabile altrove e testimonia passaggi umani, storici e antropologici di rilievo. Anche la prima edizione originale del "Dottor Antonio" di Giovanni Ruffini, ambientato a Bordighera e che lanciò turisticamente la Riviera all'estero, è ivi conservata.
Ottima l'iniziativa, quindi, del Comune di provvedere a questa emergenza e un pò di incoraggiamento a Vilma, Sonia, Simona, Antonella e altri, che forse non conosco, al ripristino di questa ingente e preziosa massa di volumi da riporre al loro posto!

domenica 14 dicembre 2008

Posta aperta

Su Tuttoscienze de La Stampadi mercoledì 11 dicembre, c'è un articolo di Fabio Di Giammarco che ha per tema i blog.
Il titolo recita: "Il passaparola dei nuovi narcisisti" e, per quanto i blog totalizzino primati vari, il tono del giornalista tende e non voler dare troppa importanza al fenomeno: d'altronde il titolo è già una sintesi del suo pensiero.
"Posta aperta" invece, è come definirei io un blog, o per lo meno come lo intendo. Scrivere qualcosa di "visibile" a chi avrà voglia di leggerlo e anche commentarlo è un modo di esserci, come se ci si incontrasse, ad esempio, al bar e si scambiassero due parole.
Quel "narcisismo" è inteso negativamente: è chiaro che ci si espone, che si rischia autoreferenzialità, che si può dare adito a desideri di affermazione di sè... Penso, tuttavia che tutto dipenda dall'intenzione che uno ha nel creare un blog, ai contenuti che propone e anche se si trattasse di narcisismo non è detto che debba sempre e comunque intendersi in senso negativo. Esistiamo, pensiamo, siamo spessi soli dentro noi stessi e la ricerca degli altri per comunicare mi sembra più che lecita ed umana.

venerdì 12 dicembre 2008

Viva l'Italia

Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

Francesco De Gregori (1979)

giovedì 11 dicembre 2008

Postare Commenti

Ho effettuato l'impostazione perchè tutti possano postare commenti.
Giustamente mi è stata segnalata l'impossibilità a farlo di chi non è registrato come blogger, perchè non era attivata la funzione.
CHIEDO SCUSA A TUTTI QUELLI CHE HANNO PROVATO SENZA RIUSCIRCI: ciò fa sempre parte dell'essere principiante!
Grazie gturs per la segnalazione.

Il sacro e le favole negli spot

"Scherza con i fanti, ma non con i Santi" dice il proverbio, ma la pubblicità di una nota marca di caffè spazia tranquillamente su paradisiache nuvolette con il Santo per eccellenza pronto a sostenere la causa.
Alla stessa stregua si esprime un'altrettanto nota compagnia di telefonia mobile, non utilizzando parafrasi sacre, ma oltremodo importanti cioè la favola, nello specifico quella de La bella addormentata nel bosco.
Il significato morale di una favola è un messaggio ben preciso per l'immaginario di un bambino, che egli porterà sempre con sè fino a scoprirne il vero senso con la propria esperienza: il risveglio all'amore dell'altro o al risveglio all'amore del sè.
Profanare tale morale, secondo me, è un grave danno, tanto più se per comunicare un messaggio commerciale.
Lasciamo intatto ai bambini il senso ideale dell'amore, mercificare anche quello è davvero troppo!

mercoledì 10 dicembre 2008

Crisi e mass-media

A metà degli anni Sessanta si sentì parlare per la prima volta di "crisi economica" e da allora l'economia ha sempre versato in tale condizione, fino a diventare al giorno d'oggi "recessione": il carrozzone è comunque sempre andato avanti, con l'alternarsi di periodi più o meno favorevoli.
In questa fase, secondo me, sarebbe salutare sospendere, di tanto in tanto e per alcuni giorni, di guardare i telegiornali, di ascoltare i comunicati radio e leggere i giornali per disintossicarsi dal terrorismo mediatico sulla situazione economica e vivere a propria discrezione.
Credetemi: funziona e inoltre si recupera anche un pò di spazio nella mente per produrre pensieri positivi e metterli in atto. Il disgusto della realtà in cui viviamo e la reltiva descrizione ci tolgono anche questa energia.

martedì 9 dicembre 2008

Si torna al lavoro



Il ponte dell'Immacolata è finito e il lavoro riprende.
Peccato che la maggior parte delle feste infrasettimanali siano state tolte: ogni tanto un giorno in più, sparso qua e là, di riposo ci stava proprio bene.
La raccolta della ginestra sta entrando nel vivo e per 4 mesi, a Vallebona, sappiamo cosa fare. Con i lavori stagionali spesso non si possono rispettare le feste, perchè la deperibilità o le richieste di mercato non lo permettono; tuttavia si lavora con la consapevolezza che è un giorno diverso dagli altri e questo, secondo me, è un modo per rispettarle.
La ginestra è la coltivazione floricola prevalente di questo paese e come tale può essere consuderata il suo simbolo.
La conoscete, vi piace?

lunedì 8 dicembre 2008

L'Immacolata

Oggi è si celebra l'Immacolata Concezione.
Ad Ospedaletti, nella regione "Termini", circa una decina di anni fa, il pastore e poeta dialettale Dante Zirio ha fatto costruire una piccola chiesetta (ma proprio piccola!) dedicata a Maria Immacolata, protettrice della Liguria, cui è molto devoto.
L'8 settembre è La Natività di Maria, evento altrettanto importante che tuttavia è celebrato alla domenica successiva e non il giorno in cui cade. Viviamo in un epoca in cui si dice che "non c'è più religione", ma essendo che la religiosità è inversamente proporzionale alla ricchezza, è probabile che i culti ritrovino largo spazio...

domenica 7 dicembre 2008

I compagni di scuola

L'esame di maturità risale al 1977.
Quest'anno la maggior parte di noi ha compiuto 50 anni e questo è stato lo spunto per incontrarci: a giugno, ad una generica cena di leva, buona parte degli alunni della 5 A della Ragioneria di Ventimiglia erano presenti. Qualcuno ha raggiunto il gruppo a fine cena, non potendo presenziare prima. C'era un pò di pregiudizio a questo incontro: Venditti cantava "compagni di scuola, compagni di niente" e il film di Verdone sull'argomento era poco incoraggiante.
Invece rivedersi è stata una bellissima emozione.
Così ci siamo messi in contatto per e-mail e ne è nata una nuova serata, quella di ieri. Qualcuno mancava, altri che non c'erano la volta scorsa li abbiamo rivisti in questa occasione, così come hanno partecipato alcuni che "avevamo perso per strada" e non frequentarono la quinta classe con noi. Ebbene, devo dire che la cosa più chiara che ho sentito dentro è l'affetto che nutro per ognuno di loro. Mi sono resa conto che, oltre allo scambio di notizie sulle proprie vite, quello che contava veramente era riscoprire quanto ci siamo voluti bene e quanto ce ne vogliamo ancora: così, fine a se stesso. Sono passati, ahimè, più di trent'anni, con alcuni non ci siamo più rivisti per tutto questo tempo, ma nulla era cambiato, anzi...
Un bel regalo, ragazzi, con i tempi che corrono, un bel ragalo davvero!
Grazie.

sabato 6 dicembre 2008

Nene e Ciurì

Questa mattina, alla solita ora, al solito bar, al solito caffè, Angelo, un distinto signore sopra la settantina, ha condiviso come tante altre volte il rito con me. Quando ho menzionato la località di campagna "ai orti" si è ricordato che da bambino andava con un suo coetaneo a far pascolare le capre: le sue si chiamavano Nene e Ciurì. Nelle campagne attorno al paese c'erano degli orti rigogliosi e, rubando un pomodoro qua, un peperone là, un cetriolo, una cipolla e un pò di basilico senza dare nell'occhio, riuscivano a rimediare un gustosissimo condiglione.
Quando stava per andarsene si è voltato verso di me e con un sorriso davvero particolare mi ha detto: "Come stavamo bene..."

venerdì 5 dicembre 2008

Cose che capitano ai principianti...

Come avete potuto notare il testo appare due volte e con l'orario invertito.
Sono cose che capitano ai principianti ed io sono uno di loro.
Chiedo scusa per la banale ripetizione e spero non mi capiti più.
Ho molto da imparare, tipo mettere le foto, l'elenco dei blog: sono riuscita ad inserire solo quello di Alberto Cane, che merita il privilegio sotto tutti gli aspetti. Vorrei inserire anche quello di gturs, che si chiama "isolacometivorrei", ma non conosco l'indirizzo esatto e approffitto per chiederle di mandarmelo.
Sono un pò imbarazzata, in effetti scrivere qui è come sentirsi a nudo senza sapere che ci sono occhi che ti guardano: può darsi che nessuno ti legga così come che lo facciano in tanti...
Tuttavia si fa l'abitudine a tutto, è solo questione di tempo!

Sono nato oggi...

Non pensavo fosse così facile creare un blog: mi ci sono messa ed eccolo qua! Si chiama Goodvalley perchè è nato a Vallebona (Im) e può darsi sia il primo blog che vede la luce in questo small and little village ... Non volevo solo tradurre alla lettera il nome del paese, ma alludere ai termini Good and Bad utilizzati per la compagnia Alitalia, di cui per mesi ne abbiamo sentito parlare ripetutamente. Sì, perchè anche qui qualcosa di Bad accade e chissà che questo blog non possa diventare uno strumento per dare voce al... silenzio!
Sto procedendo proprio a piccoli passi: devo ancora capire come creare il profilo, le etichette, i collegamenti con altri blog.
Ringrazio gturs, incontrata due ore fa a Isolabona, che mi ha sollecitato a fare questo passo e, se non era per lei, nenache oggi sarebbe stata la volta buona.
Spero di riuscire a combinare qualcosa di buono!

Sono nato oggi

Non pensavo fosse così facile creare un blog: mi ci sono messa ed eccolo qua! Si chiama Goodvalley perchè è nato a Vallebona (Im) e può darsi sia il primo blog che vede la luce in questo little village ... Non volevo solo tradurre alla lettera il nome del paese, ma alludere ai termini Good and Bad utilizzati per la compagnia Alitalia, di cui per mesi ne abbiamo sentito parlare ripetutamente. Sì, perchè anche qui qualcosa di Bad accade e chissà che questo blog non possa diventare uno strumento per dare voce al... silenzio! Sto procedendo proprio a piccoli passi: devo ancora capire come creare il profilo, le etichette, i collegamenti con altri blog. Ringrazio gturs, incontrata stamani a Isolabona, che mi ha sollecitato a fare questo passo e, se non era per lei, nenache oggi sarebbe stata la volta buona. Spero di riuscire a combinare qualcosa di piacevole!