La pianta che vedete è un arancio che ha prodotto molti frutti, tanto che vien da pensare ad un albero di Natale naturale.
Nella Liguria occidentale, in ogni appezzamento di terra era tradizione impiantare almeno una pianta di arance e una di mandarini, quelli veri, con i semi e quel profumo inconfondibile. Si trovano ancora adesso, perchè nessuno li ha tolti, a meno che non siano seccati.
Le arance, in dialetto, si chiamano purtugali, ed è evidente il riferimento al Portogallo, stato da cui provengono o le piante, o gli innesti. Ho cercato informazioni su alcuni testi, ma non ho trovato niente in merito: se qualcuno conosce la storia, sarebbe bello postasse un commento.
Penso di trovare qualcosa nel libro "Sanremo, giardino di limoni" presentato sabato scorso al Museo civico Borea d'Olmo a Sanremo dagli autori, ovvero Alessandro Carassale e Luca Lo Basso, essendo che gli agrumi, in particolare i limoni, sono stati un'importante economia locale per molti secoli.
Non solo in Sicilia, quindi, si producono gli agrumi, ma anche in Liguria che altro non è, climaticamente, che il Sud del Nord.
3 commenti:
vita morte e miracoli su wikipedia
comunque l'arancio e stato importato dalla cina dai portoghesi da qui il nome...
Il mio albero di Natale è un albero di limoni. E' bellissimo, di un verde cupo, ha già maestose palle colorate e profumate. Inoltre resiste, anzi, gode della mite temperatura domestica e non morirà come un abete. Sarebbe un'idea da lanciare, almeno qui da noi. Limoni per abeti.
Ho visto di recente un bel film: "L'albero dei limoni". E' la storia di una donna palestinese che coltiva da anni limoni e lotta per salvare il suo orto dalla "Storia" quella montalianamente intesa, che vorrebbe sottrarglielo. Non so se arriverà mai nelle sale del Ponente (e sarebbe un altro argomento da trattare, questo del cinema). Ma il film rende bene la sacralità e la nobiltà tutta meditarranea degli agrumi.
Tanti auguri Pia!
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