mercoledì 30 marzo 2016

Vengano infine


Vengano infine le alte allegrie,
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.
Che vengano, amor mio, perché questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.


José Saramago (1922 - 2010)


mercoledì 23 marzo 2016

Ciao Tancredi



La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio. 


Fernando Pessoa (1888 - 1935)


Dedicata a Tancredi Ferrari, detto Tancre,
vissuto fino a 22 anni
e oggi accompagnato da i tantissimi 
che lo hanno conosciuto e amato.



lunedì 21 marzo 2016

Spazio di Alda Merini


Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini (21 marzo 1931 - 1 novembre 2009)

Giornata Mondiale della Poesia
 e primo giorno di Primavera


martedì 15 marzo 2016

Come bolle di sapone



Come bolle di sapone
s'alzano i pensieri
per poi svanire
tra gli affanni.
Vanno e vengono
timidamente
rimbalzando
oltre le colline.


Pia


venerdì 11 marzo 2016

Il Paradiso degli Inglesi


"Immaginate sulla riva del mare una via dritta interminabile, fiancheggiata di case bianche, tutte lucenti di botteghe signorili, la quale dia a chi arriva in quel piccolo comune della Liguria l'illusione d'entrare in una grande città della Sicilia: raffiguratevi a un miglio dalla riva una catena di bei monti vestiti d'un manto verde cupo di pini, e fra i monti e il paese una selva d'aranci, di limoni, d'ulivi, d'eucalipti, di mimose, così fitta che vista, dall'alto, paia un vasto arruffio di fronde inestricabili tuffate in questa selva molti grandi alberghi dall'aspetto di palazzi reali e cento ville e palazzine turrite, d'architetture graziose e di mille colori delicati e ridenti di frutti e fiori; profondete da ogni parte rose e garofani, anemoni e narcisi, viole e gerani, come per il passaggio della processione del Corpus Domini; rappresentatevi sul lido, sulle terrazze ariose e pulitissime, tante facce britanniche, da far pensare al nuovo arrivato d'esser piovuto per un miracolo in qualche colonia inglese dell'Australia o dell'India; piantate in questo paradiso di Signori un Municipio socialista; eccovi Bordighera.
Ma dovete immaginare ancora la trasparenza maravigliosa dell'aria mitissima, che lascia veder da un lato, in una chiarezza cristallina, i villaggi e le ville di San Remo, e dall'altro Ventimiglia, e più oltre Mentone, e in fondo Monaco.
Quasi luminosi; e il misto delizioso d'odor di mare e di fragranze di giardino, che ogni alito di vento vi porta in viso; e la pace serena che spira da tutta quella bellezza di natura e d'arte, non turbata da alcun aspetto di miseria. Una così beata serenità di bellezza da farvi dimenticare che ci sono miserie e dolori nel mondo, se non incontraste qualche volta lo sguardo fisso e triste di un vecchio paralitico, raggomitolato in fondo a una carrozzella sospinta a mano, e se non vedeste di tratto in tratto i treni lussuosi di Montecarlo affollati di gaudenti e d'avventurieri, passare a volo sull'azzurro del mare come uragani di male passioni, d'ebbrezze febbrili e di pensieri di morte". 


Edmondo De Amicis, (Oneglia 21 ottobre 1846 – Bordighera 11 marzo 1908)

Tratto da "Edmondo De Amicis a Bordighera - prima parte"
Fedele trascrizione di un primo brano del capitolo tratto dal libro pubblicato nel 1906 dal titolo "Pagine allegre". Di questo libro, che narra la Bordighera di quel tempo, ho avuto la fortuna di trovarne una copia originale. Franco Zoccoli


martedì 8 marzo 2016

8 marzo


Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che non hanno il dono di un sorriso
A quelle che non hanno una carezza sulla pelle
A quelle che non conoscono la dolcezza
A quelle che in silenzio subiscono la violenza
A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento
Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che abbracciano con amore
A quelle che illuminano l'anima
A quelle che parlano dentro oltre lo sguardo
A quelle che sorridono con i colori dell'arcobaleno
A tutte quelle che danno energia alla libertà della vita



Michele Luongo (1959)


Buon 8 Marzo, a tutte le donne.