La
psicologia buddista è maestra, come tante altre discipline, nello sviscerare i
significati intrinsechi delle emozioni.
Essendo
suo fondamento l'annullamento dell'ego quale soluzione ai problemi dell'umanità
ed il proporre l'altruismo come antidoto, ecco che riesce ad individuare 5 dannosi
demoni che minano in continuazione il raggiungimento della serenità e del sano
vivere.
In
italiano si può addirittura creare un acrostico, come si può vedere nel titolo
del post, che sintetizza le iniziali di questi demoni e non mancano di certo i rimedi (paramitas) da mettere in atto.
Andiamo
per ordine:
G =
GELOSIA: è un'emozione devastante che nasce dalla difesa del proprio ego a fronte di qualcosa che ci si vede sottratto o che non ci può appartenere. La gelosia
è un grande male che spesso scatena omicidi o atti e pensieri estremamente negativi, di
cui l'essere umano è spesso preda. Il rimedio consite nell'acquisire la
capacità di saper gioire del benessere altrui, sia a livello di sentimenti, sia
di risultati lavorativi, sia di altri successi e quant'altro.
I =
IGNORANZA: emozione perturbatrice da cui discendono tutte le altre, ne siamo
vittime sia per quello che "ignoriamo", ossia non sappiamo, sia per
un accecamento egoico che fa presumere che se ne sappia più degli altri.
Pericolosa, dilagante e anche solida corazza dietro cui ci trinceriamo,
richiede di sviluppare la saggezza, soprattutto attraverso la meditazione, al
fine di comprendere il senso di tutte le cose.
O =
ORGOGLIO: ovvero "essere al centro di tutte le cose", è un'emozione
di cui si "gonfia" l'ego a scapito degli esseri, pavoneggiando la
propria personalità, o nazione, o appartenenza con senso di superiorità.
Richiede un antidoto ben preciso, ovvero l'equanimità, cioè riconoscere a tutti
le proprie capacità e la possibilità di progredire nel loro percorso. Il suo
esatto contrapposto si può coniare quindi nell'umiltà.
C =
COLLERA: emozione complessa, composta anch'essa dall'insieme delle altre.
Esprime un'energia forte e pericolosa, si potrebbe dire bestiale, capace di
infierire e ferire senza controllo alcuno. Il rimedio da sviluppare per
controllare questa pericolosa energia negativa è ovviamente la pazienza e la
benevolenza, che ci introducono alla calma e al controllo dei pensieri ed anche l'amore, come contrapposizione all'odio di cui la collera si nutre.
A =
ATTACCAMENTO/DESIDERIO: questa emozione è il frutto del volere e del possesso,
che ci rende prigionieri di noi stessi e ci crea, al di là degli aspetti
piacevoli, una grande sofferenza, soprattutto l'insoddisfazione. L'antidoto a
questo demone è la generosità e la meditazione sull'impermanenza del tutto.
Un
piccolo ma denso schema che alla lettura ci dà il senso dell'ovvio, ma riuscire
a metterne in pratica i contenuti non si rivela, poi, così semplice.
Sviluppare
saggezza e compassione, pilastri su cui si fonda la serenità e il lieto vivere,
è una via ardua. E al di là di quello che solitamente passa per la nostra mente
(e che spesso è frutto della coscienza discorsiva dettata dal nostro ego), il
pericolo vero e proprio è il comportamento che assumiamo nel relazionarci con
gli altri. Quanta strada, (e veramente ardua!) abbiamo da percorrere dentro noi
stessi!