sabato 12 dicembre 2009

Alla mia Nazione

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Pier Paolo Pasolini (1922 - 1975)

4 commenti:

MarLor_58 ha detto...

P.P.P. è troppo profondo e crudo: sarà per questo che non ha mai "attecchito" presso un grande pubblico? Anch'io l'ho scoperto tardi.
Ciao Pia.

cinema&libri ha detto...

"" / ma nei rifiuti del mondo, nasce / un nuovo mondo: nascono leggi nuove/ dove non c'è più legge; nasce un nuovo / onore dove onore è il disonore .../ ""
( da ' La ricchezza ' ). La voce sia poetica che 'fisica' di Pasolini mi commuove sempre: sarà per la mia anzianità !?.

Anonimo ha detto...

Pasolini è la voce che manca oggi... in società, nel cinema, in letteratura .... voce sempre netta e lucida, altissima e popolare.
ciao pia
silvio

riccardo uccheddu ha detto...

Pasolini ha visto bene nel nostro passato o nel nostro futuro?
In effetti, ha visto bene anche nel nostro presente.
Riemergono oggi prepotenti ed orgogliosi i vizi della parte peggiore dell'Italia: il militarismo, il razzismo, il bigottismo, il disprezzo per la cultura e per il ragionamento, il sessismo, l'omofobia.
Oggi Pasolini sarebbe così disgustato che non avrebbe neanche voglia di parlare o di scrivere.
Ciao.