martedì 7 settembre 2010

Costruire il territorio (3)

Giardino del CRA-FSO di Sanremo
Ex Stazione sperimentale per la floricoltura

PER IL PAESAGGIO di Mario Calvino

"Ecco la campagna che bisogna fare in Liguria e sto per dire in tutta Italia: conservare il paesaggio naturale, aiutando la Natura, piantando palmizi, agavi, cactus, pini, etc, lungo la Cornice, lungo le strade, sui capi, lungo le rive del mare, ora spogli di vegetazione. Nelle Stazioni ferroviarie già si è fatto qualcosa in questo senso, ma molto resta ancora da fare. Alle volte bastano due o tre piante di Pini d'Aleppo, due o tre belle palme, un gruppo di Casuarine, etc, perchè il paesaggio risulti completo e appaghi la vista.
Quelle coste aride, quei capi dirupati della nostra Cornice, con poche agavi, qualche cactus, pochi tamerici possono perdere tutta la loro asprezza e desolazione rendendosi belli e giulivi. Quelle rocche brulle, quei burroni squallidi o con pochi alberi, se fossero adornati con gruppi di arbusti, con piante rampicanti, con qualche pietra posta artisticamente possono diventare motivi di bellezza. Sorgano nelle nostre cittadine "Commissioni pel Paesaggio" e cerchino di completare le bellezze naturali del suolo, facciano rispettare le piante, ed educhino le nuove generazioni al culto della bellezza del paesaggio!...
Anche i nostri giardini, pochi eccettuati, sono trascurati. Pare che i nuovi ricchi non capiscano l'importanza educativa dei giardini, Non vogliono pagare il lavoro intelligente del giardiniere.
I giardinieri abbandonano le ville, e si dedicano per conto proprio all'orticoltura e alla floricoltura. Sono pochi i veri giardinieri, che ancora rimangono nelle ville. Si sostituisce il giardiniere con un uomo di fatica qualunque e lentamente i giardini deperiscono per mancanza di cure.
Pagar bene i bravi giardinieri vuol dire proteggere l'orticoltura e assicurarsi, col possesso di un parco o di un giardino ben tenuto, quel sollievo dello spirito che è vano cercare nelle sale da ballo o negli altri ritrovi mondani."

Sanremo, 1 febbraio 1926

Floricoltura e cemento negli anni Settanta
a Sanremo

2 commenti:

Stefano Anfosso ha detto...

Esaltazione di un paesaggio costruito, non naturale. Ma bello sino a lasciare qualche volta senza fiato...la bellezza delle ville degli inglesi, maestri nell'artificiale del verde, nell'esotico naturalizzato. I giardini che hanno reso famosa la riviera e la costa azzurra. Giardini costosi, nella realizzazione e soprattutto nella manutenzione...Hambury cercava di ricavare qualche risorsa vendendo la verdura del suo orto al mercato di Ventimiglia...capisco l'invito a pagare bene i giardinieri, il paesaggio costruito ha maggiori costi ed è molto delicato. Il paesaggio ligure dei liguri, è fatto di ombra, le tanto amate e così poco apprezzate "topie" di cui ogni abitazione era dotata. Il paesaggio ligure, dei liguri, era costituito da piante utilitaristiche, spesso eredità degli arabi, i mandorli e i fichi, insuperabili fonte di zuccheri, gli agrumi che hanno mantenuto le popolazioni costiere per secoli rifornendo i velieri di limoni. Questo è il 'paesaggio antico dei liguri, per chi ama consolarsi con il passato...

pia ha detto...

@Stefano Sì, le topie, dove si stava così bene che il fior fiore dei ricordi è proprio sotto di esse.
Intanto mi colpiva la "Commissione pel paesaggio" che nella modernità e diventata "Commissione edilizia", il che la dice lunga; poi, al di là dei costosi e nobili giardini, il profitto ha ucciso il senso estetico che possono regalare le piante, perchè "i nu rende, i se mangia tùtu, i fan umbra a chele che deve travaglà", così spesso un nespolo, un fico, una quercia e quant'altro venivano (e vengono) abbattuti.
Nel mio uliveto ho messo piante di bellezza: cipressi, salici piangenti e ridenti, falso pepe, perchè potesse assomigliare il più possibile ad un parco.
Il salice ha le fronde per la strada e dà fastidio agli antennini dei Suv, i falsi pepe che ho sulla provinciale una volta al mese taglio i rami sporgenti sennò i cantonieri me li massacrano... Il concetto della pianta verde d'alto fusto non esiste, eppure è la sintesi della bellezza, oltre che alla generosità darti tanto senza chiederti nulla...