giovedì 21 ottobre 2010

Fumare il toscano

Fumare è un vizio, si sa, ma a volte assume la caratteristica di un rito, che innegabilmente merita le sue osservazioni.


All'apparenza la sequenza fotografica pare proponga tre foto uguali, ma in realtà il toscano si sta consumando, aumentando gradualmente la parte incenerita.
Caratteristica del sigaro è di essere formato da un'unica foglia di tabacco che, se conservato alla giuste condizioni e fumato ad arte, si consuma in modo compatto, senza far cadere la cenere per un bel pò di tempo.


Soltanto quando questa comincia ad incurvarsi, è opportuno procedere a depositarla nel posacenere, onde evitare "incidenti"... Molti non gradiscono l'odore prodotto dal toscano, tuttavia è seducente osservare la calma del fumatore.

Secondo me è un vero e proprio antistress, perchè richiama ad una distensione che la sigaretta non contempla. Nel mondo contadino era consuetudine fumare il toscano o i toscanelli, da parte soprattutto degli anziani, e non stupivano affatto i tempi lenti impiegati, come invece stupiscono ai giorni nostri.
Forse ciò che stupisce oggigiorno è vedere i fumatori di toscano capaci di assoggettarsi alla quiete, lasciando da parte nevrosi e agitazioni varie.
Un immagine a suo modo benefica oltre che affascinante.


6 commenti:

Alberto ha detto...

Ho provato a fumarlo qualche volta ma non mi ha mai soddisfatto. Forse chi fuma le sigarette è un po' nevrotico e questa lentezza non gli si addice.

Enrico Bo ha detto...

Io non fumo ma ha Cuba ho rimpianto di non farlo. Non ho potuto fare a meno di portarmi a casa un Romeo e giulieta che sta tristemente rinsecchendosi in una vetrinetta.

cinema&libri ha detto...

Sapendo quanto sia distruttivo il fumo, non provo alcun fascino per sigarette, sigari e fumatori o fumatrici. Mi spiace.

marco de carolis ha detto...

Perlo, Cuneo. Estati dei primi Settanta. Mio nonno, sotto il pergolato della sera, passava l'indice nel portamonete aperto e ne uscivano venticinque lire: vammi a prendere un toscano biondo. Il tabacchino era la cucina di Pierino, quello della mula, socialista e compagno/amico del comunista Dulbecco, odore sempre di latte. Ma tu non fumare, è un brutto vizio, mi diceva per ogni mio ritorno. Ma io avreifumato, e tanto, per tutti i calendari di cucina, bionde sigarette e brune...

garabondo ha detto...

il fumo è un vizio rituale, magico.
io ho smesso e sostituito con vizi che oggi trovo migliori, ma rollare la sigaretta con le cartine lo faccio ancora molto volentieri per gli amici che fumano ancora.
anche per me ai tempi il toscano non dava piacere, anzi non lo condividevo neanche, preferivo le esportazioni senza filtro con la caravella sul pacchetto

Anonimo ha detto...

michele

le interpretazioni sono molte.
C'è anche " la svolta del sigaro "
ovvero quello che lo fuma per darsi un tono.
Io lego l'immagine della lentezza,tranquillità.