Devi avere più pietà per chi soffre
mi dici, mia vita, e hai ragione.
Non so che galaverna, che gelata
un giorno mi intaccò il cuore.
Da allora, lo confesso, il dolore
degli altri mi sembra spesso poca cosa
di poco conto se penso
a quello che io ho patito.
Ma di un bambino che aspetta suo padre invano
di un senzatetto costretto a tendere la mano
di chi dalla sua terra è lontano
e non vi può ritornare
tu lo sai che mi stringe una pietà
- benedetta, benvenuta anche adesso -
più forte che di me stesso.
Giuseppe Conte (Imperia, 1945)
Foto di Milva Pizzio - Perinaldo, febbraio 2010
4 commenti:
... intanto la galaverna si è sciolta è passata l'estate ed ora ritorna...
@gian paolo: beh, speriamo di no...
giuseppe ha letto un milione di libri...
Bella poesia, bella foto... insomma... bel messaggio. E davvero abbiamo bisogno di più pietà, direi meglio, di più comprensione.
Ciao :-)
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