Africana "Vù cumprà"
Stagione di mare, si va in spiaggia e noi della Riviera ce l'abbiamo grassa: in completa libertà decidiamo come quando e dove senza limiti di sorta.
Sia a Vallecrosia, sia a Bordighera il ripascimento delle spiagge ha dato vita ad ampi spazi, tanto che sembra un sogno averne a disposizione così tanti, dato che siamo abituati a vivere nel piccolo e nello stretto in ogni situazione. Si sente così un largo respiro rispetto ad esempio agli stabilimenti, nei confronti dei quali un tempo si doveva zig-zagare per trovare un posto decente.
Dalle 10 del mattino in poi inizia la sfilata dei "Vù cumprà": a tempi brevissimi l'uno dall'altro si avvicinano ad offrire le loro collanine, giochini, vestiti, borsette, occhiali ad un ritmo costante di presenza, ma non di invadenza, vista la loro remissiva rinuncia ad insistere non appena si accenna loro un "no grazie".
Le donne africane, poi, trovo siano affascinanti: a mani piene, zaino in spalla e cesto colmo sulla testa camminano sotto il sole cocente ricordandoci che quella funzione è la stessa che svolgono al loro paese, quando approvviggionano la loro famiglia del fabbisogno di acqua o di generi alimentari.
Nella foto è senz'altro più apprezzabile la figura della donna che non quella del condominio sulla sinistra: è inutile ripetersi sulle colate di cemento avvenute e in corso d'opera in Liguria, ma quando rimandano immagini così brutte, è inevitabile avvertire stizza verso le stesse, avendo anche deturpato un paesaggio che di suo era molto più apprezzabile senza quella invasione.
Con troppa facilità si discrimina l'extra-comunitario; trovo sia molto più "fastidioso" l'orrore edilizio che noi indigeni abbiamo prodotto in questo territorio.
Sia a Vallecrosia, sia a Bordighera il ripascimento delle spiagge ha dato vita ad ampi spazi, tanto che sembra un sogno averne a disposizione così tanti, dato che siamo abituati a vivere nel piccolo e nello stretto in ogni situazione. Si sente così un largo respiro rispetto ad esempio agli stabilimenti, nei confronti dei quali un tempo si doveva zig-zagare per trovare un posto decente.
Dalle 10 del mattino in poi inizia la sfilata dei "Vù cumprà": a tempi brevissimi l'uno dall'altro si avvicinano ad offrire le loro collanine, giochini, vestiti, borsette, occhiali ad un ritmo costante di presenza, ma non di invadenza, vista la loro remissiva rinuncia ad insistere non appena si accenna loro un "no grazie".
Le donne africane, poi, trovo siano affascinanti: a mani piene, zaino in spalla e cesto colmo sulla testa camminano sotto il sole cocente ricordandoci che quella funzione è la stessa che svolgono al loro paese, quando approvviggionano la loro famiglia del fabbisogno di acqua o di generi alimentari.
Nella foto è senz'altro più apprezzabile la figura della donna che non quella del condominio sulla sinistra: è inutile ripetersi sulle colate di cemento avvenute e in corso d'opera in Liguria, ma quando rimandano immagini così brutte, è inevitabile avvertire stizza verso le stesse, avendo anche deturpato un paesaggio che di suo era molto più apprezzabile senza quella invasione.
Con troppa facilità si discrimina l'extra-comunitario; trovo sia molto più "fastidioso" l'orrore edilizio che noi indigeni abbiamo prodotto in questo territorio.