martedì 20 settembre 2011

Al "Terrazzo ristoro"

Vitigno di uva Rossese

E' tempo di vendemmia. Anche noi Liguri, come in tutte le regioni italiane, condividiamo questo evento e ne siamo partecipi con entusiasmo perché è una delle poche occasioni rimaste di lavoro in compagnia. La fatica diventa relativa, lo stare insieme ha la meglio.


Per quanto poco conosciuto, il vitigno dell'estremo ponente ligure dà un vino di ottima qualità, il Rossese, e sorprende sempre, quando si va in altre regioni, scoprire che è pochissimo conosciuto. Il vitigno si adatta molto bene al clima e al territorio ligure e ogni anno partecipo alla vendemmia dei miei amici Tino e Danila per rivivere momenti sempre piacevoli e di cui conservo bellissimi ricordi di quando ero bambina.

Scaletta in pietra murata a secco

Nelle vecchie vigne resistono nel tempo i muri e le scalette a secco che terrazzano l'impervio territorio ed acquisiscono quel fascino di opere che appartengono al tempo che fu: inevitabilemente, al giorno d'oggi, si utilizzerebbe comunque del cemento per legare le pietre ed accelerare i lavori...

Le vigne di Soldano, località Pin

Il paesaggio è molto bello. Vigne vecchie e nuove convivono grazie al Doc Rossese di Dolceacqua, che ha dato un'identità al prodotto delimitando le zone migliori di produzione. E quella di Soldano se lo merita senza ombra di dubbio.


Giungere alla pergola per il pranzo e trovare la tabella "terrazzo ristoro" è stata una bella sorpresa. Quel cartello, recuperato nello smantellamento di uno stabilimento balneare, aveva il fascino delle cose create negli anni Cinquanta-Sessanta, periodo in cui l'Italia rinasceva, cresceva e nella semplicità degli elementi rispecchiava una bellezza ancora innegabile al giorno d'oggi.


Al fresco del glicine, del fico e del caco, ogni elemento assume la sua funzione estetica ed utile, spesso proveniente dai recuperi più impensati. La diversità dei piatti, del colore delle lampadine, delle posate e di ogni oggetto presente creano una molteplicità che perderebbe importanza se invece quelle stesse cose fossero tutte omologate e di serie...

U cundigliùn

Non poteva mancare u cundigliùn (il condiglione), la tipica insalata ligure preparata con pomodori, cetrioli, peperoni verdi, basilico e olive. I tempi sono cambiati: una volta si trovava solo quel piatto, oggi, invece c'era ogni ben di Dio, dai salamini al capocollo alla brace, ma la cucina ligure è stata tuttavia rispettata, dato che la pastasciutta era condita con un ottimo sugo di pomodoro e basilico detto au magru (al magro) e una frittata di zucchine trombette di Albenga.

La tavolata

Un pranzo ed un rossese ottimo, compagnia splendida: cosa volere di più dalla vita? Giovani e meno giovani piacevolmente uniti per libare e scherzare al terrazzo ristoro... Ci si accorge proprio in questi momenti quanto il sistema di vita dei tempi attuali ci abbia isolato e quanta bellezza si può invece ancora condividere stando insieme.

Colline italiane e francesi

Tornando a casa, nella luce adamantina di settembre, il paesaggio aveva sprazzi e contorni più belli del solito. Salivano gli odori della macchia mediterranea, tornavano alla memoria passi di Biamonti e sembrava di attraversare una sua pagina di letteratura. Pensavo alla fortuna di vivere in questi posti e a quanto mi è caro questo ermo colle...

Il mare e la civiltà

Grazie alla luce che rendeva il mare brillante, potevo by-passare quegli orrori che hanno nel tempo cementificato la costa ligure. La vendemmia, il pranzo, la compagnia mi hanno regalato un profondo attimo di poesia tanto prezioso per vivere.
Devo ammettere che anche il buon rossese di Tino ha contribuito al tutto!


4 commenti:

filo ha detto...

Le vendemmie a cui ho partecipato erano molto faticose! Forse perché non apprezzo molto il vino.
Belle foto.

MarLor58 ha detto...

Spettacolo!

Carol Invernici ha detto...

magica pia

Alberto ha detto...

Magnifico post che mi ricorda atmosfere e momenti che anch'io ho vissuto. E poi ho visto anche alcuni che conosco...