lunedì 2 gennaio 2012

Inverno



Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.


Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.


Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.


Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.


La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.


Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


Fabrizio De André, tratto dall'album Tutti morimmo a stento, 1968

5 commenti:

Lara ha detto...

Una canzone, un grande cantautore, e il testo è pura poesia.
Grazie cara Pia, ti abbraccio dolcemente.
Lara

la signora in rosso ha detto...

De Andrè è De Andrè e così abbiamo detto tutto. Più lo ascolto e più lo scopro e più lo scopro e più mi rendo conto che ha parlato ai nostri cuori

armando ha detto...

"nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera"

in Questo presente che a noi giovani puo' sembrare un alba sempre piu' buia!

per la prima volta su questo blog.. quasi per caso nel cercare questa canzone. mi complimento con Pia (autrice di tutto cio' che ci condivide).

Ho visto inoltre ( e mi rivolgo a Pia),che condividiamo una stessa passione i fiori .
Anche io coltivo ginestre! A tal proposito ti vorrei sapere se ti posso chiedere alcune cose sulla colorazione!

armando ha detto...

*pardon l'errore
ti vorrei chiedere delle informazioni sulla colorazione artificiale degli arbusti

mercurio ha detto...

@Armando. Come no! Tutto quanto si divulga per il meglio aiuta l'articolo e di conseguenza aiuta tutti noi!