Ombre di fatica
Queste tre fotografie, scattate dall'amico Corrado Camillo, mi sono giunte via mail dallo stesso come regalo il giorno del mio compleanno: regalo insolito e, devo dire, graditissimo.
L'ombra del clero
La fotografia notoriamente non necessita di parole: l'occhio guarda e i pensieri scorrono, lasciando un'impressione silenziosa che però parla dentro di noi.
Ruagi
Ruagi è un termine dialettale che stento a tradurre, anzi, non riesco proprio a trovare il corrispondente. Me la date una mano?
8 commenti:
"In ruagi" è nel dialetto mandrogno un posto quasi inacessibile sia per un qualche ammasso di mercanzia che ne impedisce l'accesso sia ,appunto come nella foto, un impedimento all'accesso dovuto alle sterpaglie. Il termine da noi ha senso dispregiativo perchè sinonimo di disordine, di incolto.
Bellissime foto, brava tu che le hai postate e bravo l'autore.
Lorenzo
Avevo pensato a "scarti di legname",ma non trovavo il nesso con l'ombra. Credo che Lorenzo abbia svelato l'arcano.
Allora auguri di Buon Compleanno, Pia!
@Lorenzo: dialetto mandrogno? Sarei curiosa di sapere a quale paese si riferisce.
Cara Pia io non potrò esserti d'aiuto;(( Belle le foto di Camillo.
Ciao.
Scusa Filo, hai ragione. Il dialetto di Alessandria è chiamato anche mandrogno :)
Lorenzo
da noi questo termine indica le gambe, le caviglie, ma in senso dispregiativo, per indicare che sono sporche... "che ruagi!!!"
ciao e...buon anno!!!
Molto belle queste fotografie. E’ vero, la fotografia non necessita di parole ma molto spesso in fotografia sono proprio le ombre che parlano dando un senso ed un significato all’immagine esaltandone le forme o modificandole fino a creare un intreccio surreale che spesso è in grado da far emergere dal nostro subconscio le emozioni più intime.
Le foto a volte dicono più di cento parole... e ne fanno intuire altre mille.
Ahimè ho poca dimestichezza col dialetto ligure. Molto suggestivo il gioco di chiaroscuri e ldi linee nelle foto. Ciao Pia ! :)
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