Guardiamoci intorno e soffermiamoci sul cosiddetto mondo "civilizzato". Da oltre mille anni cerca di conseguire la felicità e di estinguere la sofferenza. Ma lo ha fatto ricorrendo a mezzi sbagliati: l'inganno, la corruzione, l'odio, l'abuso di potere e lo sfruttamento degli esseri viventi. Ha cercato esclusivamente la felicità personale e materiale opponendo tra loro gli individui, le razze e i sistemi sociali. Se in India, in Africa e in altri paesi la miseria e la carestia possono regnare indisturbate, non è perché manchino le ricchezze naturali, ma perché ciascuno ha cercato il profitto personale senza timore di opprimere gli altri per conseguire il proprio scopo egoistico. Il risultato è questo mondo triste e commiserevole.
Le sue radici sono marce, esso soffre e, se prosegue su questa via, soffrirà sempre di più.
Bisogna tentare l'impossibile e cambiare. Personalmente insisto nel pensare che se si continua a ricalcare un modello sociale condizionato dal denaro e dal potere, tenendo simultaneamente in scarsa considerazione i veri valori come l'amore, ne conseguirà che le generazioni future potrebbero trovarsi in balia delle peggiori difficoltà e in preda a sofferenze ancora più terribili.
Dalai Lama, Samsara, Oscar Mondadori, Milano, 2009, pag.68
3 commenti:
Il titolo è un po' eccessivo,ma il contenuto lo condivido.
@Filo: è il titolo che riporta il testo...
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