lunedì 26 novembre 2012

Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli. Il principe della politica

Venuta la sera, mi ritorno in case, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolemente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui”.

Niccolò Machiavelli, lettera a Francesco Vettori


3 commenti:

nemo ha detto...

bello l' italiano di Machiavelli ! ( anche se Galilei 'scrive meglio' )

Gian Paolo ha detto...

Chissà perché lo scritto del Macchiavelli m'ha fatto venire in mente i versi di De Giovanni:
"Col ramo secco d'un brugo mi son fatto un bastone
del tutto somigliante a quello dei cardinali
e ora m'arrampico verso i crinali..."

pia ha detto...

@Gian Paolo: l'importante è che ti abbia fatto venire in mente qualcosa!