Sopra il leggio di quercia è nell'altana,
aperto, il libro. Quella quercia
esercitata dalla tramontana
viveva nella sua selva sonora;
e quel libro era antico. Eccolo: aperto,
sembra quasi che ascolti il tarlo che lavora.
E sembra ch'uno (donde mai? non, certo,
dal tremulo uscio, cui tentenna il vento
delle montagne e il vento del deserto,
sorti d'un tratto...) sia venuto, e lento
sfogli - se n'ode il crepitar leggiero -
le carte. E l'uomo non vedo io: lo sento,
invisibile, là, come il pensiero...
Giovanni Pascoli (1855 - 1912)
Ottant'anni fa, il 10 maggio 1933,
a Berlino il regime nazista attuò il rogo dei libri,
uno dei tanti della storia,
una delle tante oscenità di Hitler.
Per non dimenticare.
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