domenica 19 maggio 2013

Solo a Ceriana

Ceriana (Imperia)
...con cornice di ruvéi.

Per arrivare a Ceriana ci si inoltra in un entroterra che poco per volta sembra inghiottirti nel verde e nel nulla, fin tanto che, dopo una curva, eccola apparire maestosa: il fascino dei paesi liguri si rinnova ogni volta che si presentano alla vista, anche per coloro che ci vivono da sempre.
Avevo tre buoni motivi per andare a Ceriana, oggi: partecipare al mercatino, ritrovare quella gelateria che ancora pochi anni fa aveva il banco con i "coperchi" e rivedere una persona speciale, conosciuta circa trent'anni fa e mai più rivista e, al contempo, mai più dimenticata: Andreina.


Il mercatino è durato poco a causa della pioggia, ma per fortuna avevo altre cose da rincorrere, per cui non mi sono persa d'animo: così mi dirigo fiduciosa verso la Gelateria Pelegrin che, dopo 45 anni di attività, è sempre lì, al suo posto con i proprietari che l'hanno fondata: la famiglia Crespi.


Solo a Ceriana è ancora possibile trovare un banco gelati con i "coperchi", quelli che vengono spostati da un buco all'altro ogni qualvolta viene fatto un gelato. Suppongo che questi contenitori siano i primi ad essere stati inventati e sono anche quelli che correntemente vedevo durante la mia infanzia e che, oggigiorno, sono stati superati dalle copiose vaschette che spiccano dalle vetrine dei banchi delle gelaterie. Risvegliano in me piacevoli ricordi e trovo che conservino meglio oltre che a proteggere da ogni impurità.


Pelegrin da bambino

La vita di Pelegrin ha ruotato per intero attorno al mondo del gelato: non c'era tempo per ricostruire la sua storia, oggi era festa e c'era sempre gente da servire, ma lo si percepiva da ogni particolare e soprattutto dalla bontà del gelato che mi è stato gentilmente offerto...

Pelegrin col nipotino Mattia

I mondi si susseguono: il nonno ha vicino a sé il nipote, che è un bambino vicino al banco dei gelati così come Pelegrin nella foto sopra era vicino al carretto dei gelati.


Antonia e Giuliana

Non possono di certo mancare le instancabili donne di famiglia: 
Antonia e la sorella Giuliana.


Antonia prepara abilmente un cremoso gelato...


...e poi posa col marito mostrando il calendario che ho loro donato, in cui sono riportate le fotografie di alcune donne di Ceriana che partecipavano alla raccolta del fior d'arancio amaro a Vallebona negli anni Cinquanta. 


Infine saluto la famiglia Crespi scattando una foto che raffigura tre generazioni e mi dirigo laddove so di poter incontrare Andreina...

Andreina accorda la chitarra

Solo a Ceriana cantare in compagnia è nel dna della gente. Quella bellissima abitudine di cantare che vigeva un tempo in tutti i paesi nei giorni di festa è andata praticamente perduta, ma a Ceriana vige ancora, per fortuna. E con una chitarrista come Andreina è veramente un piacere...


E' incredibile: si comincia in tre o quattro e poi il gruppo si allarga, quasi come per contagio. Giovani, giovanissimi erano partecipi come non mi capitava di vedere da tantissimo tempo: e le sanno tutte, sia le canzoni più recenti, sia quelle più datate, tanto che, a volte, smettevo di cantare per "sentirmi dentro alle loro voci"...


Che belli, con la mano sull'orecchio per non stonare...


...e che bella Andreina, sempre col sorriso 
e la voce che sa andare dove vuole...


Mi hanno veramente regalato alcune ore indimenticabili, ho ritrovato con loro un tempo decisamente perduto: giovani, meno giovani, donne, uomini... a Ceriana non esiste differenza quando si tratta di cantare!


Quel bisogno di unione con gli altri, quel momento di confronto con cui ci si misura a fronte di una vita troppo spesso oppressa dal lavoro, dallo stress, dalle preoccupazioni, dalla chiusura, quel bisogno di libertà e bellezza cui osa agognare l'animo umano... ecco tutto questo a volte può essere ottenuto semplicemente intonando una canzone in compagnia.
Avevo le idee chiare, oggi, quando sono partita, sapevo che quello che cercavo potevo trovarlo solo a Ceriana, e così è stato. 
Grazie Andreina, grazie Ceriana!


15 commenti:

Lida Perona ha detto...

Questo è il mio paese, grazie Pia che lo hai "catturato" molto bene e in poche parole! (sono decisamente di parte Andreina Veneziano è mia madrina!!!)

Andreina ha detto...

Stavolta dopo trent'anni siamo riuscite a condividere non soltanto "virtualmente" un bellissimo pomeriggio in compagnia davanti a un buon bicchiere di rosso!!!! Un grazie a te Pia del bellissimo articolo .....sono sicura che in futuro si presenteranno ancora delle belle occasioni!!! Un abbraccio!

Roger Carcellé ha detto...

Merveilleux "reportage" sur un vrai ( pas trop d'étrangers) village de votre rugueux entreterro ! Bravo, voisins de la Ligurie pour la saveur si authentique et familiale de votre Ceriana ! On est jaloux de votre goût de vivre ! Gardez-le !

Giannino C. ha detto...

C'era anche " Vento " che veniva a vendere i gelati a Isolabona.Complimenti "ragasse" . Una cantata in compagnia fa sempre bene. Meglio una giornata a Ceriana che una serata ad Arcore

Simona B. ha detto...

Che dire più di quello che è stato scritto..... Ceriana è tutto questo! Bellissimo..

Ruth M. ha detto...

MAGNIFIQUE, JE SUIS CONTENTE DE VOUS VOIR

Anna Rossini ha detto...

Brava Pia,fai venire voglia di andarci...

Anonimo ha detto...

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gp ha detto...

Domenica avevo proposto a Fiorella l'escursione a Ceriana, allettandola col miglior gelato del mondo, che ben conosciamo, ma invano, complice il cattivo tempo.
Peccato per noi e buon per te!

Alberto ha detto...

Tutto molto bello, dall'inizio alla fine. Ritrovarsi dopo così tanto tempo deve essere quasi uno stupore. E poi i gelati e i gelatai e le loro storie. Ciao. A te e a Andreina che conosco.

Anonimo ha detto...

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Renata Veneziano ha detto...

Mi unisco ai complimenti...Sono di parte perchè lì sono le mie radici!Stiamo a Torino ,ma io e soprattutto mia figlia,non vediamo l'ora di gustare il gelato di Pelegrin, ad Agosto!Sono anche grandi amici !Riguardo all'aria canterina che si respira a Ceriana condivido e sono molto contenta che ora che molte voci storiche si sono perse purtroppo, le nuove generazioni vogliano mantenere intatta la tradizione e si continui a cantare....Andreina poi è sempre il massimo!!!!

Silvano R. ha detto...

bellissimo, posso permettermi di dire che li penso con estrema simpatia e mi rivedo garsunetto davanti a quel banco con l'acquolina ...perché di gelato come quello di antonia e gianfranco non ce n'è....

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