Bologna - Via dell'Indipendenza
Per definizione, Coincidenza è l'accadere simultaneo e fortuito di fatti e circostanze. Da quando Lucio Dalla esordì a suo tempo con la canzone 4 marzo 1943 avevo inevitabilmente notato che quella data coincideva con quella del matrimonio dei miei genitori, anche se era diverso l'anno, ovvero il 1944: tuttavia, in ballo, erano sempre gli stessi numeri 4-3-43 e 4-3-44...
Salumeria bolognese
Lucio nacque a Bologna e mia mamma nella provincia di Bologna. La particolarità da sottolineare sta nel fatto che entrambe le nostre mamme hanno lo stesso nome: si chiamano Iole.
Il fruttivendolo
La prima strofa della canzone recita: "Dice che era un bell'uomo e veniva dal mare..." e mio padre, ligure, era un bell'uomo e veniva dal mare...
I tortellini!
Sono stata poche volte a Bologna, ma l'opportunità, di cui dicevo nel post precedente ha creato un'ulteriore coincidenza: la mattina del 3 marzo sono partita dalla Liguria col treno per recarmi a Bologna, così come lo stesso giorno, settant'anni fa, era partito mio padre per andare a Porretta Terme per sposare mia mamma all'indomani!
Via D'Azeglio, 15 - Bologna
Abitazione di Lucio Dalla
Grazie all'ospitalità dei cugini che ho a Bologna, ho pernottato presso di loro e all'indomani, prima di tornare a casa, sono andata in via D'Azeglio, dove abitava Lucio. La casa non è ancora aperta al pubblico e ne ho soltanto fotografato l'ingresso e, passeggiando, ho ripercorso i suoi luoghi, ho ripensato alle sue canzoni, ho "rivisitato" il suo personaggio: era il giorno del suo compleanno ed ero...
...sotto casa di Lucio, come il titolo delle molte locandine affisse nella via, che pubblicizzavano la notte bianca a lui dedicata a partire dal tardo pomeriggio.
Piazza Maggiore - Bologna
Io non so esattamente che significato abbiano le coincidenze, forse non ne hanno proprio, se non quello di accomunare eventi distanti tra di loro in una sorta di affinità. Oppure sono un mezzo per sentire un legame più personale, una compartecipazione con qualcuno o con qualcosa che comunque avvalora la propria esistenza e il proprio esserci.
Lasciandomi alle spalle, sotto la pioggia, la sua amata Piazza Maggiore, mi sono incamminata verso la stazione, ringraziando Bologna la dotta, Bologna la grassa, ma soprattutto Bologna la Cara, come il titolo di una delle sue più belle canzoni.
2 commenti:
Ciò che unisce i geni è la ricorsività. Il moltiplicarsi dell’immagine di un oggetto posto tra due specchi piani paralleli è una tipica situazione ricorsiva. Effetto ottico che i geni, in vari modi, ricreano nelle loro opere. Situazione propizia dal punto di vista intellettuale ma pericolosa dal punto di vista psicologico. L’artista genio e un po’ folle Lucio Dalla, (Roversi ricordava le sue “pazzie”, un po’ come il Vasari ricordava quelle di Leonardo da Vinci), rientrava in tal genere. Il suo videoclip della canzone Ciao, inizia con un’inquadratura su una spiaggia in cui l’artista e due suoi amici suonano e cantano la canzone, ampliando l’immagine si scopre essere una battigia costruita su un bastimento che solca i mari del mondo, riprendendo i temi della canzone. Cfr. Ebook (amazon) di Ravecca Massimo. “Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo”. Grazie.
... di ritorno da Bologna, apprezzo il tuo post. Ritornare e vivere nella 'mia' città è per me sempre molto bello. Forse qui 'gioca' l' innamoramento ... che me la fa vedere straordinaria.
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