e scrivo con il sonno perduto.
Poi, in questo torpore ove fredda è l'anima,
attendo l'aurora che già tante volte vidi.
La fisso senza attenzione, grigio verde
che si azzurra di galli che cantano.
Che brutto non dormire! Perdiamo
quel che la morte ci dà per cominciare.
Oh, primavera dipinta, aurora,
insegna al mio torpore ove fredda è l'anima,
cosa nell'anima livida la colora
con quel che accadrà al giorno.
Ferdinando Pessoa (Lisbona, 1888 - 1935)
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