Che allegria, vivere
e sentirsi vissuto.
Arrendersi alla grande certezza,
oscuramente,
che un altro essere,
fuori di me,
molto lontano mi sta vivendo.
Che esiste un altro essere
con cui io guardo il mondo
perchè sta amandomi
con i suoi occhi.
Che esiste un’altra voce
con cui io dico cose
non sospettate
dal mio gran silenzio
e che mi ama
anche con la sua voce.
E quando lei mi parlerà
di un cielo scuro,
di un paesaggio bianco,
ricorderò stelle
che non ho visto,
che lei guardava,
e neve che nevicava
nel suo cielo.
Con la strana delizia
di ricordare di aver toccato
ciò che non toccai
se non con quelle mani
che non raggiungo con le mie,
tanto distanti.
E spogliato di sé potrà
il mio corpo riposare,
tranquillo, morto ormai.
Morire nell’alta certezza
che questo viver mio
non era solo il mio vivere:
era il nostro…
Pedro Salinas (1891 - 1951)
2 commenti:
GRANDISSIMA PIA
te l'ho appena rubata ed inviata ad una grossa parte del mio cuore.
non la conoscevo ma mi rappresenta e lo dice come non avrei mai saputo dirlo
ti penso spesso, anche tu sei nel mio cuore.
Ciao Garabondo,
sei proprio un vagabondo!
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