Per capire esattamente che cosa fosse questa particolare costruzione, che i miei occhi hanno visto sin da quando ero bambina, ho aspettato più di cinquant'anni. La vedevo sempre, quando andavo a Sasso di Bordighera, con i miei genitori, a trovare i miei zii, anzi, l'oggetto misterioso si trovava nelle vicinanze della loro abitazione, in mezzo ad una fascia di rose. Ricordo che mio padre mi disse che era un pozzo, ma quella forma mi incuriosiva ed io abbinavo all'idea del pozzo anche un riferimento religioso, come se si trattasse di una edicola o di una cappelletta.
Dalla strada provinciale non si nota più come una volta: un ulivo davanti ne copre la presenza e la fascia di rose di un tempo si è trasformata nel lindo giardino di una villa. La curiosità di sapere che cosa esattamente sia questa costruzione è stata però esaudita da Giacomino: trattasi de u filtru. All'interno di questa cupola passa una serpentina abbastanza grossa, piena di pietre, che avevano la funzione di "filtrare" l'acqua dalle impurità più grossolane, al fine di arrivare più pulita possibile al paese sottostante, Borghetto San Nicolò. Sulla destra c'è un accesso che nella fotografia non si nota molto bene: era un passaggio per accedere all'interno e provvedere alla manutenzione e al funzionamento della serpentina.
Non ne ho mai visto altri. Adesso so esattamente che cos'è, ma in me rimane sempre vivo il ricordo di averla osservata ogni volta che passavo di lì e di aver liberamente fantasticato su quell'oggetto misterioso.
2 commenti:
Anche a noi ha sempre incuriosito grazie per averci dato questa bella spiegazione!
È vero, ora che mi ci hai fatto pensare, anch’io …
Pensavo a un residuato bellico!
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