mercoledì 29 dicembre 2010
Le arance di Siviglia
lunedì 27 dicembre 2010
Distanze
venerdì 24 dicembre 2010
L'arrivo
martedì 21 dicembre 2010
Per Vicé
sabato 18 dicembre 2010
Laghi dorati
giovedì 16 dicembre 2010
Troppo assurdo
sabato 11 dicembre 2010
Chi siamo noi
martedì 7 dicembre 2010
Dietro alla finestra
lunedì 29 novembre 2010
Farsi la sciarpa
martedì 23 novembre 2010
Più pietà
Devi avere più pietà per chi soffre
giovedì 18 novembre 2010
Luoghi e settori della cooperazione ligure: agricoltura e pesca nel Novecento
Lunedì 29 novembre, alle 17.30, alla Camera di Commercio di Genova, ci sarà la presentazione del volume Luoghi e settori della cooperazione ligure: agricoltura allevamento pesca. Trattasi di un lavoro "a più mani" che esplora le forme di propagazione delle conoscenze agrarie nel savonese con il saggio di Alessandro Marenco, le continuità e le innovazioni nel settore ittico nel genovesato, grazie al contributo di Nadia Repetto, e che pone pienamente in luce – con lo spoglio da parte mia del periodico “L’Agricoltura ligure” – l’instancabile attività di Mario Calvino e della Stazione sperimentale di floricoltura di Sanremo.
Nell'ambito della Lega delle Cooperative opera AMES, l'Associazione per lo studio della mutualità, della cultura e della storia dell'economia sociale: con questo lavoro si aggiunge un nuovo tassello alla conoscenza della storia dell’associazionismo economico in Liguria, cui questa collana è dedicata e che è magistralmente curata da Sebastiano Tringali. Il libro non si troverà in vendita, ma verrà donato ai partecipanti alle varie presentazioni, di cui quella del 29 novembre è la prima della serie.
Degli autori:
Pratiche di buona cultura: comizi agrari e cattedre di agricoltura in Liguria ai primi del Novecento (Alessandro Marenco).
Alessandro Marenco è scrittore e storico. Ha collaborato, con il professor Davide Montino, a Storie della Val Bormida, riflessioni e ricerche sulla storia locale tra XIX e XX secolo, una raccolta di saggi di diversi autori, tutte riguardanti temi di storia moderna e contemporanea; e Storie Magistrali, maestre e maestri tra Savona e
Maria Pia Viale è autrice di Un viaggio chiamato ginestra. Breve storia della floricoltura di Vallebona, ed. Comunità Montana Intemelia, 2007. Per Ames e Cia ha pubblicato Le radici di un percorso. L'associazionismo agricolo nella provincia di Imperia, Genova, 2010.
Nadia Repetto è ricercatrice dell’ambiente marino, con all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.
lunedì 15 novembre 2010
Solidarietà
lunedì 8 novembre 2010
Un autunno come quello
domenica 7 novembre 2010
E' giovane, ma crescerà
mercoledì 3 novembre 2010
Finestra sul mare
Colline a ridosso di Bordighera
(...) E' così, questo mare non si può guardare senza patirne le conseguenze, mare antico, mare devastato, insanguinato, ma che sprigiona luce anche dai suoi scogli. Mare che reagisce al calare della notte listandosi di un viola arioso..
Fra il mio paese e il mare si frappone una rupe, un agglomerato di ciottoli e conchiglie dall'aspetto arcigno. La vegetazione è di ginestre spinose, quelle che ha stilizzato Sutherland in "Capo di Spine" per dare un'idea della crudeltà del mondo, di cisti vellutati e fragili, di qualche ulivo superstite che vive a stento. Di lassù si gode, saltate le orrende costruzioni della nostra costa, di un vasto arco luminoso. La giornata era tersa, il mare mosso; l'acqua viaggiava e l'Esterel lontano prendeva il largo con le sue cime evanescenti; le due isole di Sainte Marguerite e Saint Honorat sembravano anch'essi velieri d'argento. Ma non riuscivo a trasognarmi. Forse perchè sapevo di dover scrivere, s'affacciavano nel turbinio luminoso le civiltà morte, con cui queste terre erano state a contatto (gli ulivi li avevano portati i Fenici), e le civiltà vive s'affrontavano sulle rive invisibili in lotte furibonde: mani tagliate, lapidazioni, donne e bambini massacrati. Mi domandavo perché non erano già avvolti dalla polvere del tempo.
(...) Ma, sogni a parte, non so veramente che dire, questo azzurro che scolpisce le cose che tocca e le corrode, che ha sovrastato un mondo di pastori, di pescatori, di ulivicoltori, è pieno di ombre segrete sempre più fonde per eccesso di storia e di luce."
Mare di luce e di sangue. La realtà politica contro la libertà metafisica, in Finestra sul Mediterraneo, a cura di S. Buonadonna, Il Melangolo, Genova 2001 pp. 67-68
Francesco Biamonti, Scritti e parlati, Finestra sul mare, Giulio Einaudi editore, Torino 2008, pp. 148-149
venerdì 29 ottobre 2010
Noia, malinconia, vibrazioni liriche
(foto di Arturo Viale)
La noia permette di contemplare quello che appare in lontananza, a metà strada tra il dolce e il funebre, e di sottrarsi in questo modo alla polemica e alla collera. Questa noia malinconica ci pone al di là dell'angoscia paralizzante, favorisce lo slancio dell'immaginazione e anche della lucidità, e dispensa dall'alzare il tono e lanciare delle grida: "Gettare il proprio cuore tra le cose e allontanarsene per meglio contemplarle e oggettivarle", diceva Camus.
La noia è più arida, la malinconia è più musicale, ha una vibrazione lirica. Sul mare l'aridità prevale. Per me, niente può essere concepito senza legame con il paesaggio, e quando le cose riappaiono sul mare, nel mezzo dei ricordi, hanno questo tono di spoliazione e di dolcezza, non tanto dal punto di vista della malinconia romantica, quanto da quello dell'universalità. Lo sguardo sul mare causa la contemplazione dell'infinito. Le rocce mi riportano alle cose antiche. Il minerale è più vicino all'essenza, mentre il deserto è più superficiale. La letteratura della mia regione è fatta di questo linguaggio aspro, teso verso l'essenziale. Oggi vedo scrittori che si buttano con rabbia nel bel mezzo della mischia, della lotta, della carneficina, del saccheggio. Non amo questo tipo di letteratura, preferisco la contemplazione."
Francesco Biamonti, Une manière de contempler le lointain, Magazine littéraire n. 400, luglio-agosto 2001, pag. 32.
Francesco Biamonti, Scritti e parlati, G. Einaudi Editore, 2008, pag.54-55
giovedì 21 ottobre 2010
Fumare il toscano
All'apparenza la sequenza fotografica pare proponga tre foto uguali, ma in realtà il toscano si sta consumando, aumentando gradualmente la parte incenerita.
Caratteristica del sigaro è di essere formato da un'unica foglia di tabacco che, se conservato alla giuste condizioni e fumato ad arte, si consuma in modo compatto, senza far cadere la cenere per un bel pò di tempo.
Soltanto quando questa comincia ad incurvarsi, è opportuno procedere a depositarla nel posacenere, onde evitare "incidenti"... Molti non gradiscono l'odore prodotto dal toscano, tuttavia è seducente osservare la calma del fumatore.
Un immagine a suo modo benefica oltre che affascinante.
venerdì 15 ottobre 2010
Coltivare
domenica 10 ottobre 2010
La terra
venerdì 8 ottobre 2010
Solidarietà del Teatro Regio di Torino per il Carlo Felice di Genova
Questo è il comunicato letto martedì sera all’inizio dello spettacolo al Teatro Regio di Torino, fortunatamente trasmesso in diretta da Radio3 e ripreso all'indomani da alcuni giornali. Lo stesso comunicato verrà consegnato in forma di volantino al pubblico delle recite successive:
In occasione dell’inaugurazione della stagione 2010 – 2011 le lavoratrici e i lavoratori della Fondazione Teatro Regio di Torino rivolgono un pensiero di solidarietà ai colleghi del Teatro Carlo Felice di Genova, ove in queste ore si sta vivendo una crisi drammatica senza precedenti. Ai dipendenti del Teatro di Genova vengono accollate le colpe esclusive del fallimento di un sistema fatto di cattive gestioni e accumulo di deficit, per il quale stanno pagando con la possibile perdita del salario e del posto di lavoro. Le soluzioni a sostegno momentaneo del Teatro proposte dalle forze sindacali, votate dalla maggioranza dei dipendenti, mediante la decurtazione volontaria dello stipendio, sono state rifiutate dal CDA e ora si avvicina lo spettro della liquidazione amministrativa coatta. Esortiamo le forze politiche, sociali e amministrative a scongiurare con ogni mezzo tale disastrosa soluzione che porterebbe, nel capoluogo ligure, alla scomparsa di una realtà di grande valore artistico. In questo momento di crisi economico-culturale nazionale, chiediamo uno sforzo a tutte le istituzioni coinvolte affinchè promuovano e sostengano il rilancio del sistema culturale italiano. Abbiamo constatato, durante la nostra recente trasferta in Oriente, come il mondo consideri l’arte e la musica lirica italiana la massima espressione di civiltà. E’ nostro dovere difendere tale patrimonio e trasmetterlo alle generazioni future.
I Lavoratori del Teatro Regio di Torino
Post pubblicato sul blog Non zittite l'arte
lunedì 4 ottobre 2010
Nel bel mezzo della festa
Ieri a Pigna, c'era appunto la sagra del fungo, una classicissima, che offre una piacevole atmosfera di festa nella splendida cornice del paese; la partecipazione di pubblico è sempre molto alta e la bella giornata ne ha favorito lo svolgimento.
Nel bel mezzo della festa ecco che Leno se ne torna a casa dopo la sua battuta di caccia e attraversa la piazza proponendo questa immagine di "rottura" con il contesto festaiolo.