Mimosa Goulois
Sarò anche un pò ripetitiva, ma ogni anno, immancabilmente, dedico un post all'otto marzo per sottolineare, tra l'altro, il suo aspetto simbolico, rappresentato dalla mimosa.
La produco, è una fonte di sopravvivenza per i floricoltori e la difendo dalle insidie relegate alla speculazione.
Giovani e vecchi: tutti all'opera
Il lavoro è massacrante, stanca molto e non potrebbe durare più di 15-20 giorni così come accade. Il prezzo che percepiamo dipende da diversi fattori e alla fine della fiera il nostro incasso oscilla entro un campo così stabilito: se il prodotto è scarso e di bassa qualità, il più delle volte a causa delle condizioni meteorologiche, il prezzo è alto; se la mimosa è bella, giunge tutta a maturazione in tempo e si riesce a produrne una discreta quantità, il prezzo è basso.
Rudy: "Che casino! Non si sa più dove stare..."
Niente di nuovo sotto il sole: è la legge della domanda e dell'offerta. E già, e noi produttori, senza scossoni e senza speculazioni, ci accolliamo le nostre fatiche e i nostri risultati che arrotondano un ormai magro volume d'affari. Ma non è mia intenzione lamentarmi, per cui passo oltre.
Insacchettare nel nylon
Quando la vedo in tv, quei pochi attimi durante i tg che ancora dedicano spazio all'otto marzo, mi emoziono. Penso che proviene tutta dalle nostre zone, dal nostro lavoro, da Sanremo: Sanremo non è soltanto Festival o Casino, Sanremo è soprattutto Floricoltura.
E mi chiedo anche: se oggi è la Giornata Internazionale della Donna e la mimosa ne è il suo simbolo, come mai questa viene adottata solo in Italia?
Verso l'imballaggio
Quanti passaggi! E non mi riferisco alla catena di distribuzione, ma a quella della produzione, cioè la nostra, prima che quel prodotto giunga alla struttura che provvederà alla vendita.
Forse è lecito azzardare la parola "speculazione" proprio riferendosi alla distribuzione, ma sono argomenti di cui ho poca competenza. So soltanto che è un genere di commercio "una tantum" e che quindi può favorire il meccanismo. Tuttavia penso che come non risolve i problemi a noi, non li risolva neanche ad altri...
Penultima fase
Adesso è pronta per l'imballaggio: 6 mazzi per scatola o cartone (termine che usiamo noi produttori) e poi stivaggio nei frigoriferi della Cooperativa. Il fiore maggiormente deperibile che mai sia stato prodotto sul Mercato di Sanremo ha avuto la sorte di beneficiare dei tempi più lunghi per la conservazione, seguendo precise e semplici norme.
The final cut
Ed eccoci alla fine del processo: accarezzando i mazzi mentre li ripongo stretti nel cartone, le auguro di conservarsi altrettanto bella fino all'otto marzo e di far felice quella donna che ne riceverà un rametto.
Dal dopoguerra in poi, la mimosa di Sanremo ha accompagnato le donne in tutte le loro battaglie per la conquista dei diritti. Ora più che mai esprimo l'importanza di questa Giornata non per vendere la mimosa, ma per difendere le conquiste che nel tempo le donne hanno fatto, contro questa tendenza dilagante a farci tornare indietro e a travisare i significati, svilendo i valori nel loro significato più intrinseco.
10 commenti:
Auguri!
(Nella seconda foto manca la generazione di mezzo)
Che dire?...al di là della festa per le donne (non è omologazione anche questo?) ritengo importante questa giornata per l'occasione commerciale (diventate assai rare in realtà) che permette alle nostre campagne ancora un barlune di sopravvivenza, soprattutto nelle zone meno elette sia per il territorio che per le opportunità lavorative. Quindi riflessione sul significato di essere donne ma anche viva la mimosa!
Leggendo il tuo racconto mi verrà sempre da vedere le tue mani che accarezzano la mimosa, quando ne riceverò o ne comprerò un rameto, non sarà mai più estranea. Grazie Pia. Certo che siamo matti, ma matti del tutto , per pagare di meno una cosa bella e buona e di più una balorda.
Che bello coltivare mimose! Dev'essere spettacolare!
Ciao, piacere di conoscerti!
Ne approfitto per invitarti al mio contest "cook the book", consigliami un libro ed associa una ricetta!
Ti aspetto
Fede
http://federicadp.blogspot.com/2011/02/il-mio-primo-contest-cook-book.html
Brava Pia!! Hai sintetizzato in poche righe tutto il lavoro e l'ansia di un anno di lavoro...
Come al solito, più del solito ... per l'occasione, un post descrittivo, esauriente, intelligente e pieno di sentimento:.
Pathos e Logos florealmente vestiti; di giallo, naturalmente.
Ciao.
@Marlor58: Urca, Marco!
Arrivo in ritardo. Auguri. Ne vedo tantissima di mimosa non raccolta. Ciao.
Bellissimo Pia, non sapevo avessi un blog.... Sei fortissima! Maria Pia
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