Bandierine tibetane
Se si è sereni è un piacere portare avanti il proprio blog, ma talvolta la vita ci espone a tiri mancini che ci destabilizzano non poco. Allora tutto diventa difficile e si ha l'impressione che dalle righe possa trasparire quel malessere e contagiare i propri lettori... O forse no.
Tuttavia non è nella mia natura mascherare gli stati d'animo ed allora ammetto con una certa fatica di aver passato una delle peggiori estate della mia vita, ovvero quella che mi ha portato via la mia migliore amica, dopo averla assistita quanto ho potuto ed averla vista soffrire non poco.
I giorni passano, alcuni sereni, altri dolorosi. Elaborare un lutto è una condizione che esula dall'ordinario e ci catapulta nelle zone d'ombra del nostro essere, ma soprattutto ci mette sempre e comunque di fronte al tema più indigesto dell'esistenza, ovvero la morte.
Ed allora mi sforzo di guardare in alto. Forse tra la terra e il cielo si ha proprio bisogno di quelle bandierine colorate e sventolanti che riportano preghiere e mantra e ci permettono di trovare un pò di pace.
D'altronde i vecchi dicevano: "Le preghiere possono anche non servire a nulla, tuttavia è certo che non fanno danno. "
2 commenti:
Ho sentito uno scrittore dire in televisione che non si deve scrivere quando si sta male . Sicuramente a volte siamo così destabilizzati che i pensieri escono confusi e non centrati e limpidi come quando si è sereni. Io ho passato, insieme ai miei, lo scorso anno , il periodo di assistenza al mio suocero prima della sua morte. Sinceramente non gli ero molto affezionata, ma l'ho fatto perchè dovevo e ho cercato di farlo bene. Comunque ero piuttosto distaccata , alla fine era uno spegnersi naturale,alla fine di una lunga vita. Ho un'amica che non sta bene e credo che abbia un'aspettativa di vita più breve del normale, anche se non si può mai sapere. Il pensiero che lei se ne vada mi disturba molto, mi pare che mi mancherebbe qualcosa di essenziale . Sei stata brava a seguire questa persona a cui sei così affezionata , è sempre un coinvolgimento al "limite", si cammina in un territorio di confine fra la vita e la morte, e per un pò, finché dura , esploriamo la tenebra. meglio se abbiamo una buona luce interiore, per non perderci.
Se la notte d'affanno
Compiuto ha il suo ultimo viaggio
Sulle rive del Passato
Possa una nuova domanda levarsi con stupore
In un mattino nuovo.
(Tagore - Ali della morte)
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