giovedì 29 marzo 2012

Recessione


La definizione che dà il Conciso della Treccani di recessione è: Flessione nello sviluppo o regresso dell'attività economica.
Wikipedia completa il quadro dicendo: In caso di recessione un aumento dei tassi di interesse produce un'ulteriore diminuzione della produzione, con conseguente aumento della disoccupazione e dei prezzi al consumo, diminuzione del credito al consumo e il tutto si traduce con diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori spingendo la recessione verso una vera e propria depressione.
E conclude così: Il superamento della recessione si definisce come ripresa (rinascita).
Dunque sono fasi estremamente negative di un sistema economico, verificatesi già in altri periodi storici, cui spesso conseguirono guerre.
Scongiurando quest'ultima eventualità, cerco di affrontare il momento resettando i comportamenti di vita. Stiamo regredendo e quelle sane indicazioni di fare economia che ci hanno instillato i nostri predecessori trovano ora la ragion d'essere. Autoconsumo, risparmio energetico, ergonomia... tutte risorse che ci potranno rendere più vigili e meno parassiti.
Capisco che nelle città le difficoltà sono molto maggiori che nelle zone rurali: ognuno dovrà anche fare i conti con quello che realmente è importante nella propria vita e ciò che invece può benissimo non esserlo.
Non tutto il male viene per nuocere e, in ogni caso, una volta superata la recessione, ne conseguirà la rinascita.


4 commenti:

Gian Paolo ha detto...

Vedi anche all'http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_la_decrescita_felice

Roberta ha detto...

L'economia è un grafico e non si può sempre sperare che le cose vadano bene poi, se ci mettiamo che siamo governati da degli spreconi, se siamo un popolo di speculatori e di parassiti...non ci resta che galleggiare in attesa di tempi migliori.
U tampu bon u nu pöö durää, u brütu mäncu.
Ciao Pia

Lorenzo ha detto...

Io ad esempio lascio l'auto a casa e o vado a piedi o con i mezzi pubblici. Aggiungo che sto ribaltando certi modi di pensare tipici delle cocietà consumiste e pseudo-opulente, cioè prendo in giro chi usa l'auto per fare pochi metri, chi porta i figli a scuola coni suv abitando a 200 metri ecc. Credetemi funziona, li faccio sentire in colpa, ovviamente solo chi crede di prendermi in giro quando dici che uso solo mezzi pubblici, altrimenti non i permetterei.
Lorenzo

Lara ha detto...

Sono convinta anch'io che fare passi indietro per rivedere quella corsa frenetica al consumo a tutti i costi, possa essere una buona lezione.
In compenso sono giorni che leggo dei suicidi di persone che hanno perso il lavoro. E questo è decisamente tragico.
Un caro saluto, Pia.
Lara