Perinaldo (Im)
[...] Il paesaggio? E' destino umano abitare un mondo. Un'opera d'arte nasce da un rapporto della coscienza soggettiva con la storia e con la natura. Il paesaggio che mi vedo sempre davanti agli occhi è quello ligure. Le storie in genere le invento, raccolgo e solidifico una sparsa atmosfera.
Non denuncio, descrivo un disagio. La terra forse insegna la calme, la ricerca della verità. Amo le radici nella terra, ma anche il cielo e il cosmopolitismo. Ben vengano altri popoli, altri individui, colgono anch'essi il significato delle rocce e dei cieli.
Ho col dialetto un rapporto ambiguo, a volte mi pare di un'acre verdezza, a volte morto, stucchevole, specie se ostentato.
La mia giovinezza fu priva di tutto, di libri, di cultura, di scuola; fu angosciante, mutilata. Forse per questo mi piacciono gli emarginati, coloro che hanno una vita nuda, dove tutto è paesaggio, transito, clandestinità. L'uomo è l'essere delle lontananze. "Glissez mortels, n'appuyez pas" (Scivolate mortali, non appoggiatevi). E' una sentenza dell'antica Francia, che mi ripeto sovente...
La donna e la morte sono sogni che si sprigionano all'improvviso. Portano a investigare nella mitologia dell'anima.
Amerei scrivere un giallo senza fatti, per mutamenti interni, oppure un libro di cieli.
Nella vita c'è sempre una mutilazione.
Francesco Biamonti, Scritti e parlati - Breve nota autobiografica, Einaudi, Torino, 2008, pag. 17
6 commenti:
Riguardo al dialetto esprime ciò che penso io è bellissimo quando è collegato col pensiero, quando è spontaneo, ma quando è ostentato è odioso .
Con Francesco ho sempre parlato italiano. Non so tu.
@Alberto: Anch'io. Però quando incontrava qualcuno lo parlava e a me dava l'impressione che parlasse proprio un'altra lingua.
Bello questo ricordo di Francesco che mi par d'ascoltare dalla sua flebile voce: un sussurrare.
Uhhmm...investigare nella mitologia dell'anima, mi piace.
"Raccogliere e solidificare una sparsa atmosfera." Che introspezione! Un grande.
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