Bagnanti
Se è vero che Edvard Munch è uno degli artisti più celebri del periodo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, ma anche uno dei più misteriosi, la mostra in corso a Genova a Palazzo Ducale è un'ottima opportunità per "scoprirlo" e non relegarlo soltanto alla sua opera più famosa, ovvero "Urlo".
Dopo il bagno
La mostra presenta tutto il suo percorso, dalle opere giovanili influenzate dai grandi movimenti artistici di fine Ottocento, alle pitture ispirate dall'Impressionismo, tuttavia già dominate dall'intenzione di indagare la psiche.
Ritratto di Inger Barth
Importanti sono le figure femminili, soprattutto la madre, le sorelle oppure le sue amanti e le sue fidanzate e le sue Madonne...
Madonna
Munch è l'artista che più di ogni altro anticipò l'Espressionismo, col suo tratto e stile personalissimo, con l'uso del colore in modo anti-naturalistico e le linee che si deformano in base al significato che devono comunicare.
Vampiro
Nella sua evoluzione, egli diventa un artista che va contro tutto ciò che che esiste: si oppone deliberatamente a ciò che vede e conosce. In una logica quasi anarchica, si mette in contrasto con l'Impressionismo, il Simbolismo, il Naturalismo per inventarsi una forma artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli è stato presentato come regola sociale.
Andy Warhol
Finale a sorpresa della mostra: Warhol after Munch. Sono esposte numerose opere di Andy Warhol che interpretano alla sua maniera le più celebri creazioni di Munch, ivi compreso "Urlo", opere da sempre espressione dell'angoscia più profonda del maestro norvegese, ma che diventano, grazie a Warhol, icone pop.
Un bel viaggio, la mostra di Palazzo Ducale, un'ouverture all'Espressionismo in cui confluiranno in molti dopo di lui...
Il bacio de l'Hotel de Ville
Non solo Munch, però... Una ricchissima esposizione di fotografie del grande Robert Doisneau, intitolata "Paris en liberté", accompagna i visitatori in un lungo giro nella Parigi del secolo scorso.
E' bellissima. E' un'emozionante passeggiata nei giardini della Ville Lumière, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d'arte. Il soggetto prediletto delle oltre 200 fotografie in bianco e nero sono i pargini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
E' una Parigi umanista e generosa che si rivela nella nudità del quotidiano, dove ciascuno si riconosce con emozione:
Marguerite Duras
Be-bop en cave à St. Germain des près
Romi
Pupils en rue de Rivoli
Juliette Greco
La cour des artisans
La muete
La maison de carton
...e tantissime altre, tutte da vedere!
2 commenti:
Vedo che abbiamo gli stessi gusti in fatto di arte. Visti entrambi con Genova che devo dire è stata una scoperta per me.
Abbraccio
Awesome blog you have heere
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