giovedì 1 luglio 2010

Mare mare mare

Il Mar Ligure, estremo Ponente

Sembra quasi che ci siano delle leggi naturali a regolare i comportamenti.
Quando ervamo bambini, ci dicevano che al mare si iniziava ad andare "dopo San Pietro", ovvero dal 29 giugno in poi. E così accadeva. I lavori "grossi", in campagna, per quella data erano stati portati a termine e con qualche accomagnatore di fiducia, tipo una pro-zia che necessitava di sabbiature, o una mamma patentata che imbarcava più bambini che poteva, iniziavamo la stagione balneare, beneficiando della cosiddetta "bonaccia di luglio".
Ora che i tempi sono cambiati e la libertà di spostarsi è massima, talvolta si inizia a bazzicare in spiaggia già dalla fine di aprile, ma:
1) per i lavori di campagna, anche se sono cambiate le coltivazioni, la data rimane sempre la stessa;
2) fino a questo periodo l'acqua è fredda e farsi un bagno è competenza degli audaci;
3) quest'anno, nel mese di giugno, il mare era quasi sempre mosso dato che il vento ci ha accompagnati per venti giorni senza sosta.
Insomma, soltanto ieri e oggi si è potuto iniziare a godere veramente il mare, quasi a confermare la vecchia tradizione.
Chi abita in Riviera spesso non si rende conto o non approfitta della fortuna di avere il mare "sotto casa"; in effetti anch'io ho passato delle estati senza quasi andarvi, così come in altre ne ho beneficiato a iosa.
Ho deciso che questa sarà un'estate di quelle in cui andrò il più possibile.

6 commenti:

gianni.bestagno ha detto...

io invece mi ricordo il fiume, e la data era quella di san giovanni, mi sembra che fosse legata alla benedizione delle acque

Ondina ha detto...

dove c'è mare ci sono onde, e dunque arrivo (anch') io.

Alberto ha detto...

Ho imparato a nuotare nel Nervia, e precisamente nel lago della Madonna, attaccato al collo di mio padre. Quando mi portarono al mare rimasi stupefatto. Rimanevo a galla quasi senza muovermi. Acqua dolce, acqua salata.

filo ha detto...

Ho il mare praticamente davanti alla porta di casa, ma quest'anno, al contrario di te, Pia, non ho ancora deciso di praticarlo.Le Calandre non sono raggiungibili, causa inizio lavori per il porto,del resto ho visto dalla terrazza del Forte che non c'è un metro di spiaggia.
La prima e unica volta che ci sono andata sono dovuta scappare per la pioggia.Che strana estate,per me, quest'anno.Giro, rigiro, mi sento un fachiro sui chiodi!
Ciao Pia.

giarevel ha detto...

Che bello: in un'epoca di "porticciuoli", in cui il mare non è diventato altro che una possibilità di mercato, di "sviluppo", c'è ancora chi lo considera per ciò che è, un elemento fondamentale, irrinunciabile quasi, del nostro paesaggio che fin da bambini entra nella nostra vita. Godiamocelo finchè sarà possibile.

skip ha detto...

Il mare è una costante fissa della mia vita. Non so rinunciare nè al sole e alle nuotate estive nè alle passeggiate invernali sul lungomare.