mercoledì 26 ottobre 2011

Frate Indovino

File:Frate indovino 1946.jpg

I° edizione di Frate Indovino

Nato come allegato omaggio a Voce Serafica, l'almanacco Frate Indovino ebbe vita per mano di Padre Mariangelo da Cerqueto, in allora direttore del mensile stampato dai Cappuccini umbri. L'incarico gli venne assegnato perché considerato poco faticoso, viste le precarie condizioni di salute del frate. La sua idea era quella di far entrare in tutte le case la rivista e un calendario poteva essere il mezzo giusto, a prescindere dal livello sociale o culturale.


Edizione del 2011

Nel 1946, anno della sua prima uscita, ne furono divulgate 2.000 copie che incontrarono un grande successo, tanto che per l'edizione del 1947 ne furono stampate e distribuite ben 32.000.
Le edizioni del '48, '49 e '50 segnarono un vero boom nella diffusione, tanto che il calendario varcò i confini dell'Umbria. Padre Mariangelo era talmente stupito che temeva che quel bel sogno potesse finire all'improvviso ed infatti l'edizione del 1951 subì una battuta d'arresto: dal vicario generale dell'Ordine dei Cappuccini era stato reputato sconveniente l'abbinamento di quell'aggettivo "indovino" al termine "frate". Padre Mariangelo cedette il suo lavoro all'Editore Salviati chiedendo di sostituirsi a lui stesso, ma la cosa suscitò enormi proteste da parte dei lettori. L'anno successivo riprese la pubblicazione regolarmente nella veste a colori e la tiratura raggiunse le 200.000 copie!



Una pagina del calendario

Lo schema di base comprendeva il santorale (sequela dei giorni con i santi appropriati e le feste comandate), le previsioni meteorologiche, le fasi lunari, i consigli pratici per agricoltori, massaie e ammalati e ovviamente il messaggio francescano, che col tempo divenne I pronostici di Frate Indovino. Il linguaggio si adeguò col passare del tempo: ad esempio la rubrica Per le massaie diventò Per le donne; dal 1957 al 1980 vennero via via inserite nuove rubriche, tipo Mercellino pane e vino, Tema di fondo dell'almanacco di frate indovino, Lo sapevate?, Lo credereste?, Specola, Per tutti, Le stelle parlano, ed altro ancora...

File:Padremariangelo01.jpg

Padre Mariangelo da Cerqueto,
al secolo Mario Budelli (1915 - 2002)

Attualmente la tiratura oscilla intorno ai 6 milioni di copie, grazie ad un imponente e capillare sistema di diffusione. Dopo la morte di Padre Mariangelo, la pubblicazione è curata da Mario Collarini.
Sono cresciuta con la presenza di Frate Indovino in casa. Ogni tanto lo leggevo: mi piacevano i proverbi o gli aforismi, il più delle volte in rima e gli oroscopi. Le lunazioni erano (e sono) in grassetto e descrivono gli andamenti meteorologici e mi chiedevo sempre (e mi chiedo) come facevano a sapere un anno prima come sarebbe stato il tempo l'anno successivo.
Ho dedicato questo post a Frate Indovino perché, vista la siccità, la mamma ha pensato bene di consultarlo e l'unica pioggia era prevista per il 26 ottobre: è arrivata un giorno prima, ma ha azzeccato in pieno la previsione.
Sarà un caso, ma a volte la sua funzione è proprio quella di essere un piccolo lume che ci illumina la via.


6 commenti:

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Cara Pia , come è andata con l'alluvione da te ? Raccontaci qualcosa perché sto in pena.

pia ha detto...

Quell'alluvione tremenda, devastante e disumana ha colpito il Levante, esattamente la zona opposta alla nostra. E' comunque di suo una zona più piovosa della nostra, che soffre invece di frequenti siccità. La pioggia per noi è stata oro, ma in quanto ad alluvioni abbiamo già dato nel 2000 e soprattutto nel 2006. Grazie cara...

Alberto ha detto...

Il frate indovino me lo trovo tutti gli anni nella cassetta delle lettere.

Adriano Maini ha detto...

Sono reo confesso di tante facili ironie in famiglia versus Frate Indovino!

gian paolo ha detto...

Premessa per un'affiliazione del calendario de "A Cria" con quello del frate. Indovino?

MarLor_58 ha detto...

Il solito dubbio (a cui do risposta negativa): azzecca gli eventi o dice ovvietà e cose generiche che poi noi facciamo "calzare" alla realtà?
Un po' come gli oroscopi insomma..
Lasciamogli comunque il posto che merita, un posto d'onore nello storico delle famiglie contadine (per me un sereno ricordo che si perde nel tempo e che rievoca la figura di mia nonna).