venerdì 30 dicembre 2011

L'anno bisestile

L'anno bisestile (366 giorni) serve a recuperare le 6 ore circa di cui l'anno civile differisce da quello solare. Fu introdotto per la prima volta dalla riforma giuliana, venne chiamato così perchè i Romani, non volendo per superstizione modificare il mese, pensarono di fare l'aggiunta, anzichè alla fine dell'anno, dopo il sesto giorno antecedente le calende di marzo (23 febbraio) che in tal modo veniva ripetuto due volte, quindi " bis sextus ".  
Pare proprio che non sia possibile rintracciare un autore preciso del motto anno bisesto, anno funesto, e che questa sia una credenza popolare esclusiva delle culture di base romana. 
Secondo alcuni, la malafama del bisesto deriverebbe dal fatto che febbraio era dagli antichi romani vissuto come un mese molto poco allegro: era il mensis feralis, il mese dei morti, quasi completamente dedicato a riti per i defunti e a cerimonie di costrizione e purificazione poiché, secondo il calendario arcaico attribuito a Romolo, si trattava dell’ultimo mese prima del nuovo anno, che nasceva a marzo. A fine febbraio si tenevano le Feralia, celebrazioni solenni in onore dei dipartiti; poi c’erano le Terminalia, dedicate a Termine dio dei Confini, e infine le Equirie, gare di corsa nel Campo di Marte attraverso 12 porte (come il numero dei segni zodiacali) per 7 giri (come il numero degli antichi pianeti). 
Queste gare erano il simbolo della conclusione di un ciclo cosmico, quindi simbolo di morte e di fine; e per tutte le culture il passaggio dal Vecchio (conosciuto) al Nuovo (sconosciuto) è sempre cosa inquietante. 
Uno dei pochi uomini di cultura che mise nero su bianco la sua opinione sugli anni bisestili, fomentando l’inquietudine e la paura, fu nel XV sec. il medico Michele Savonarola, tipetto lugubre e geremiante, degno nonno di Gerolamo. Egli affermò che i bisesti erano nefasti per greggi e vegetazioni; che portavano impennate di epidemie malariche e che erano controindicati per tutto ciò che riguardava l’acqua: quindi niente bagni e cure termali, ma soprattutto attenzione a funestanti diluvi e alluvioni. E altri allegroni, nel tempo fecero notare come i bisesti fossero anche forieri di fenomeni sismici, tirando in ballo la coincidenza dei terremoti di Messina, Belice, Friuli, Armenia, avvenuti tutti in anni bisestili. 
In realtà, l’anno bisestile è considerato funesto solo perché sin dai primordi della civiltà, tutte le cose anomale rispetto alla norma (come le eclissi, le comete, le piogge colorate ecc), venivano considerate di cattivo auspicio; un anno diverso dagli altri era strano, “mostruoso“, e perciò - scatenando le paure irrazionali ed ataviche dette superstizioni - giudicato sicuramente foriero di avvenimenti imprevisti e particolari. Ma oggi sono cose superate. Vero?

5 commenti:

marco de carolis ha detto...

mah...forse segretamente non sono superate...
un bel pezzo, Pia, ricorda cose dai più, me compreso, dimenticate.
un bacio da almanacco ;)
marco

la signora in rosso ha detto...

speriamo di si, peggio del 2011 non può e non DEVE essere!

Lara ha detto...

Post interessantissimo, molte cose che hai scritto mi erano sconosciute.
Che dire? Per superstizione, non mi piacciono gli anni bisestili. Ho passato tanto tempo da piccola con la mia nonna che credo di sapere tutto sulle superstizioni ed è difficile liberarmene del tutto :(
Comunque e a maggior ragione ti auguro un Felice Anno Nuovo, cara Pia, a te e ai tuoi cari.
Ciao,
Lara

gian paolo ha detto...

@ la signora in rosso: difficile peggiorare rispetto al 2011 (che non era bisesto!), ma al peggio, purtroppo, non c'è limite. Per questo auguriamoci che il 2012 sia migliore!

Mitì Vigliero ha detto...

Quello che hai postato è un mio articolo http://www.placidasignora.com/2011/12/15/perche-si-dice-anno-bisestile-e-anno-bisesto-anno-funesto/. Ti prego di mettere la mia firma con il link, oppure di cancellarlo essendo protetto da copyrigth