L'omino col carretto della calce prepara le righe per delimitare lo spazio di battuta: la "bella", ovvero lo spareggio tra le due finaliste della categoria Allievi di pallapugno sta per iniziare. E' da poco finita la splendida partita tra due semifinaliste di serie A ed ora tocca ai ragazzi, ai nostri ragazzi... Siamo a Cuneo, domenica 7 ottobre 2012.
Riccardo Maccario col nonno Bruno, ex giocatore
Ci sono attimi, sui campi, che attraversano velocemente la mente e il cuore. Accadono in silenzio e sono percezioni che racchiudono pezzi di storia di ogni appassionato. Veder entrare in campo il nipote che accompagna il nonno è uno di quelli. Il tempo è passato, anzi, ne è passato tanto da quando u Vurpotu dominava le piazze con la sua astuzia di terzino, ed oggi è lì per vedere giocare il nipote...
Valerio Russo e Riccardo Maccario
La fasciatura è pressoché ultimata; un po' di palleggio per riscaldarsi e poi la disputa. Sono emozionati, hanno paura, non è una partita come le altre, è la finale.
Le Valli del Ponente e la Canalese
La squadra di San Biagio della Cima, ovvero i Liguri, sfideranno la Canalese di Canale d'Alba, i Piemontesi, così come detta la migliore tradizione: d'altronde, si sa, quella del balòn è una storia che riguarda soltanto noi altri. Una storia antica, che resiste agli urti del tempo e quell'arbitro un po' chapliniano dà decisamente un tocco all'insieme.
Valerio Russo
Ed ecco il nostro capitano avviarsi alla battuta. Ci sono tante cose da dire su Valerio: è bravo, capace, tenace, forte... una sicura promessa della pallapugno. Numericamente inferiori ai Piemontesi, i Liguri sanno bene che non possono contare su una serie di numeri uno per mantenersi competitivi in questo sport, ma Valerio non deluderà il suo pubblico.
Eccolo alla battuta...
...con i suoi tre compagni davanti,
che qualche volta non assolvono come dovrebbero il loro ruolo...
...facendolo arrabbiare!
Ma lui non molla, si difenderà fino in fondo senza cedere.
Samuele Cassini, terzino
e Samuele Pagotto, la spalla.
Lo sguardo attento dell'allenatore, Giampiero Rossi e
i genitori di Riccardo Maccario, attenti e timorosi.
Non manca di certo lo spirito di squadra: gli avversari hanno una quadretta più omogenea, ma per oltre metà partita anche i Liguri hanno momenti in cui si trovano in vantaggio. In ogni caso la Canalese è reputata "più forte", grazie al suo elegante e preciso battitore, Alberto Gili e al prezioso aiuto che gli apporta Gatto, la spalla.
Time out
Un po' di stacco per dissetarsi ed ascoltare i consigli del coach...
...e poi la partita riprende, ma il risultato, ahimè,
sta dando ragione ai Piemontesi.
Pia
Sono attenta, partecipe, coinvolta, faccio il tifo, incoraggio e non oso pensare cosa proverei se in campo ci fosse "mio figlio", visto quello che mi si agita dentro senza coinvolgimenti diretti!
Tifoseria "ligure"
La nostra tifoseria era numerosa e "multietnica": per la prima volta nella storia del balùn erano presenti persone dalle più svariate provenienze, coinvolte per amicizia e nella maggior parte dei casi inconsapevoli delle regole del gioco. Albanesi, rumeni, polacchi, corsi, calabresi: non si era mai visto nulla di simile! Tutti muniti di trombette hanno sostenuto i ragazzi fino all'ultimo...
Riccardo e Valerio
Quando alla finale non si vince, si è comunque contenti per essere arrivati secondi, che è pur sempre un bel traguardo e con un bel risultato: 8 a 6. Si diventa amici, anche se sul campo non mancano le arrabbiature, si conoscono altri giocatori che un domani potranno essere temibili avversari o addirittura compagni di squadra. Si imparano tante cose, soprattutto la sportività. Ma il grazie più sentito che va a questi ragazzi è quello di portare avanti un sport ricco di valori, in un mondo che non fa altro che calpestare tutto il bello di cui si potrebbe godere.
Un mondo di pochi, che persevera a costo di sacrifici e fatiche non indifferenti.
Inevitabile, per un appassionato, la riconoscenza.
Un ringraziamento particolare va a Michel Graglia per avermi fornito le foto, che mi hanno permesso di scrivere questo post. Avevo esaurito la batteria della mia macchina fotografica già durante la prima partita!