domenica 21 giugno 2009

Anche nel piccolo, la casta

Eeeh sì, Gian Antonio Stella ha trovato la definizione giusta.
La sintesi.
Include tutto: la facciata, l'ambizione, l'orgoglio da quattro soldi, l'autocelebrazione circoscritta e ben delimitata affinchè nessun altro abbia un minimo di spazio.
Anche nei piccoli mondi di paese si ripropone lo schema nazionale.
Il potere come mezzo per discernere i buoni, gli "eletti", dai popolani, dai diversi.
Un impalpabile spessore, forse perchè inesistente. Parole vuote.
E la verità, l'umiltà, l'operosità di molti, ignorata.
Un amaro calice, segno dei tempi che tuttavia qualcosa lascia presagire che non dureranno più per molto.
Speriamo.


7 commenti:

bandiera rossa ha detto...

Guarda Pia sono daccordo con te! questi se ne fregano del paese della gente, calpestano tutto, non hanno sensibilità, credono di essere i nostri padroni e non sono niente. dobbiamo fare qualcosa e subito altrimenti passiamo altri cinque anni d'inferno
Pia sei grande grazie di esistere ma facciamo qualcosa

cinema&libri ha detto...

Capisco lo sdegno dei 'giovani' sempre così 'radicali' !! Ma la democrazia è il sistema peggiore " eccetto tutti gli altri fin qui conosciuti e sperimentati " com' è stato saggiamente detto. Soprattutto localmente, c'è tanto bisogno e spazio perchè tutti i cittadini partecipino quotidianamente alla amministrazione anche se non eletti. Gli eletti, sono sicuramente un fedele campione dell' intera partita ... che rappresentano. Insomma, avanti !, fatevi sotto e non limitatevi a mugugnare e a lasciare fare ...Il qualunquismo è sicuramente il peggiore di tutti i mali !!

Roberta ha detto...

Se alla maggioranza va bene così...... non resta che accettarlo!!!
Purtroppo nei piccoli paesi, il tuo come il mio solitamente sono dei plebisciti........vorrà dire qualcosa, o la gente se ne frega o gli sta bene così.
Un caro saluto cara pia, roberta.

la signora in rosso ha detto...

nei paesi c'è il fattore conoscenza diretta in più...pertanto tu fai un piacere a me io poi lo faccio a te...finchè non arriva una persona carismatica che riesce a rompere gli schemi...e non sempre questa figura è dalla parete giusta!

Anonimo ha detto...

Termometro del comun sentire: da qualche settimana a Ventimiglia i contenitori per la raccolta differenziata per la carta e per la plastica hanno una bella catena con lucchetto (chissà che spesa e che casino la gestione delle chiavi!). Parentesi a parte, questo, penso, per impedire che vengano inseriti sacchetti di spazzatura comune. Io ne deduco: se questa è l'educazione civica e la maturità del 'cittadino' i risultati delle urne SONO QUELLO CHE CI MERITIAMO! Anzi, forse anche un po' di 'bastone' sarebbe un aiuto!!
Ovviamente non me lo auguro, ma non possiamo dare sempre la colpa ai media con la tv in testa. Stanotte vorrei sognare il ripetersi di una rivoluzione francese a carattere europeo: accada quel che accada, l'importante è che un po' di teste cadano :(

Riccardo ha detto...

io un'idea ce l'avrei...
http://riciardengo.blogspot.com/2009/06/carissimi-amici-stavolta-voglio.html

Riciard

gian paolo ha detto...

Così è se vi pare.
Non commenterò oltre.
Voglio solo congratularmi con te per gli argomenti che riesci a toccare, e a rammaricarmi con me stesso per non riuscire a seguirti con maggior costanza, per cui poi vado all'indietro... così ho potuto leggere solo oggi "Amica mia".