mercoledì 21 ottobre 2009

Spalle al muro

Da un pò di tempo mi riesce difficile fare dei post sul blog.
Vabbè, l'autunno mi rinchiude un pochino, ma il disagio maggiore che avverto è questo annientamento in cui mi ributta l'attuale situazione italiana.
Per chi vive in città è più facile essere sollecitato a tener dietro tutto ciò che accade, mentre in un piccolo paese "statico" e spesso indifferente al modo in cui susseguono i fatti e gli accadimenti, la cosa si fa più difficile.
Non si tratta di apatia, però provo una sensazione assai disarmante, sì, mi sento con le spalle al muro, incapace di reagire e vittima del "non so più cosa pensare".
In realtà "penso", "ci sono", ma solo per constatare quanto siamo mal ridotti e quanta merda dobbiamo mangiare giù ogni qualvolta compaiono alla vista e all'udito i nostri attuali governanti.
Non da ultimo il nostro "imperiese" ministro Claudio Scajola.
Che roba...

5 commenti:

la signora in rosso ha detto...

Coraggio, voi avete Scajola, cosa dobbiamo dire noi che abbiamo Brunetta? Cara Pia, non dimenticarti che siamo abituati a lottare, mai abbiamo avuto le cose facili..il potere è sempre stato al governo, e noi sempre in prima linea per un ideale...

Gramellini ha detto...

Al Bar Sport di Strasburgo, incidentalmente sede del Parlamento Europeo, proseguono le gesta gloriose dei nostri rappresentanti. A settembre le cronache si occuparono di certo Rivellini, che aveva tenuto un discorso in napoletano senza sottotitoli.
Ieri si è aggiunto il simpatico contributo del Nord. La foto immortala alcuni deputati della Lega impegnati in una discussione sulla libertà di stampa. Oltre alla singolare compostezza dell’onorevole Borghezio, che si limita a sollevare le dita a V senza infilarle negli occhi a nessuno, sorprende l’assenza dal tavolo di aperitivi, olive e schedine del Superenalotto. La posa plastica di Speroni ricorda il discobolo di Mirone.
Il fotografo lo ha colto (inteso come participio del verbo cogliere, lo dico per tranquillizzarlo) un attimo prima del fatidico impatto fra la mano sinistra e l’avambraccio destro: il tipico saluto delle popolazioni cimbriche. La libertà di stampa è salva. Per il resto, si salvi chi può.
La Stampa 22.10.2009

Anonimo ha detto...

Io ho visto l'esultanza dell'infermiera di berlusconi . con camicia bianca e gilet bordeaux. Mi sono chiesta se era cosi felicemente esultante per la votazione o per per lo stipendio da europarlamentare .............. la tizia e' licia ronzulli quella che, per la cronaca, si occupava di sistemare le ragazze a villa certosa. Povera Italia

cinema&libri ha detto...

Sì, siamo caduti molto in basso e forse stiamo 'mangiando' i cibi che abbiamo cucinato nei decenni scorsi: più alla ricerca di voti che alla 'costruzione' di un Paese europeo e alla 'formazione' di cittadini 'adulti'. Vabbe' ma se domenica le primarie 'decolleranno', si può partire da una buona base di persone consapevoli e attive. Speriamo, speriamo, e portiamo anche chi non è dei DS al voto ( come si vede, c' è sempre un buon motivo per impegnarsi e non scoraggiarsi !!).

cinema&libri ha detto...

Mi scuso: ho scritto DS ma si tratta del Partito Democratico ( PD ). E' un lapsus .... con l' attenuante, forse, della girandola di nomi e denominazioni...