martedì 21 settembre 2010

Il GrandHotel

Copertina di GrandHoltel
del 24 ottobre 1959
Anno XIV° - n. 696 - L. 40

Circa un mese fa, alla discarica comunale di inerti, ho trovato quasi due intere annate di numeri del settimanale GrandHotel, quelli del 1959-60: mi è sembrato un vero e proprio bottino!
Ho subito galoppato tra i ricordi, perchè era la rivista che leggeva assiduamente mio padre e, di conseguenza, tutta la famiglia. Il GrandHotel era proprio bello, ad iniziare dalla copertina, che solitamente riportava un disegno del bravissimo Walter Molino, con immagini che raffiguravano i principali eventi del periodo: a ottobre, infatti, è tempo di vendemmia.

Fotoromanzo tratto dal romanzo
La Signora delle camelie di Alessandro Dumas

Al suo interno il giornale era veramente ricco di argomenti: attualità, mondo dello spettacolo, rubriche, pubblicità, romanzi, fotoromanzi, foto giganti a colori di personaggi di spicco dell'epoca, oroscopo, programmi radio-tv, "i casi della vita", barzellette, "microgiornale", una pagina dedicata all'arredo e una alla cucina, "retroscena", un passo di Storia, insomma tanto da chiedersi, col senno di poi, come facevano a condensare in poche pagine tanti argomenti così.
Il fotoromanzo "storico", in costume, era anche un modo per rendere accessibile alle persone meno colte capolavori della letteratura.

Pubblicità

La pubblicità occupava parecchio spazio: d'altronde il consumismo iniziava il suo impietoso percorso e quello era (ed è) il suo veicolo indiscusso. Mi ha colpito quella della Tissot, che riproduceva modelli di orologio (tra l'altro sempre attuali) di cui beneficiavano puntualmente i "maschi" in occasione della Comunione e Cresima, quale regalo del loro padrino.

La vignetta di Pimpinella la sbruffoncella

Immancabile la vignetta, la cui protagonista era Pimpinella la sbruffoncella, purtroppo non raffigurata su quella di questo numero. Era una ragazzina che sbeffeggiava, però con stile, la cui particolarità era la pettinatura: una coda di cavallo alta che, devo ammettere, quando da ragazza mi legavo i capelli in quel modo, inevitabilemente mi veniva in mente lei.

Utima pagina: E' accaduto

La pagina finale della rivista era dedicata ad un fatto realmente accaduto, raffigurato da Walter Molino. Era quasi sempre riferita ad eventi tragici, come dimostava la piccola icona in alto a sinistra, che dava titolo alla pagina e illustrava un "mondo in rovina".
Il GrandHotel è stato un protagonista della vita di molte famiglie italiane accompagnandole dall'immediato dopoguerra (1946) ai giorni nostri, visto che ancora oggi viene pubblicato, anche se non mi capita più tra le mani da moltissimo tempo.

3 commenti:

MarLor_58 ha detto...

Che strano.... a più di 24 ore il post in oggetto non ha generato commenti. Strano almeno per me perchè ad inizio anni '70 (ancora lontani dagli onnipresenti mezzi di comunicaztione, radio esclusa) era per me ragazzino di campagna una delle poche fonti del mondo esterno (quello non visibile ad occhio nudo) fruibili; e non era neanche in casa mia, ma lo leggevo da amici vicini oggi ultra ottantenni!
Soprattutto la quarta di copertina "E' accaduto" ha lasciato nel mio cuore un piccolo cumulo su un prato verde come quelli lasciati dalle persone conosciute che non ci sono più di un bel racconto de "La boutique del mistero" di Dino Buzzati.
(Per chi non lo conosce titolo che consiglio vivamente).
Ciao!

pia ha detto...

@Marlor58... zero commenti ma un mare di visite!
E va bene così...
Ciao Marco.

Anonimo ha detto...

io sono nata nel 48 per cui ai tempi di grandhotel ero poco piu di una bambina ,mia madre nonostante i pochi soldi che avevamo ,riusciva a comprarlo ,io ero affascinata dai disegni di Molinoe quello che piu mi divertiva era Pimpinella la sbruffoncella,mi ricordo ancora quella ragazza con dei dentoni e una coda di cavallo.che ne diceva di grosse.Erano cose semplici ,ma anche una rivista portava in casa un po di varieta'...